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Parkinson – Risonanza magnetica della neuromelanina può confermare la diagnosi

Uno studio dell’Istituto di tecnologie biomediche del Cnr, in collaborazione con il Department of Psychiatry Columbia University Medical Center di New York, dimostra sul cervello umano che la riduzione del contrasto nelle immagini di risonanza magnetica della sostanza nera è dovuta alla perdita di neuromelanina, cioè dei neuroni che producono dopamina, legata alla malattia di Parkinson. Il lavoro è pubblicato su Pnas

In un recente studio del gruppo dell’Istituto di tecnologie biomediche del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Itb) di Segrate-Milano coordinato da Luigi Zecca Fabio Zucca, frutto di una collaborazione con il Department of Psychiatry Columbia University Medical Center, New York, NY (coordinato da Guillermo Horga e Clifford Cassidy), è stato dimostrato su sezioni del cervello umano che la riduzione del contrasto nelle immagini di risonanza magnetica è effettivamente dovuta alla perdita di neuromelanina, cioè dei neuroni che producono dopamina, legata alla malattia di Parkinson.

È stato perciò confermato che le immagini di risonanza magnetica della neuromelanina costituiscono un marcatore della funzionalità dei neuroni della dopamina della sostanza nera cerebrale. Lo studio (Neuromelanin-sensitive MRI as a noninvasive proxy measure of dopamine function in the human brain), pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (Pnas), è basato sugli studi pionieristici sulla neuromelanina condotti dal gruppo di Luigi Zecca.

“Nei neuroni della sostanza nera del cervello umano che producono dopamina si accumula una sostanza chiamata neuromelanina. Questi neuroni vengono persi nella malattia di Parkinson – spiega Zecca -. Erano già stati pubblicati numerosi studi, eseguiti con la risonanza magnetica (Rm o Mri), che nelle immagini mostrano una riduzione del contrasto nella zona (sostanza nera) dove si registra la perdita di neuroni della dopamina in soggetti affetti da Parkinson. Finora, però, non avevamo la certezza che la riduzione di contrasto fosse dovuto alla perdita dei neuroni e della neuromelanina in questa zona del cervello”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Parkinson. Cnr: “La risonanza magnetica della neuromelanina può confermare la diagnosi”,” Quotidiano sanità

Tratto dahttps://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=71121