Spondilite anchilosante – E’ preferibile ridurre la dose di farmaco anti-TNF
“Stando ai risultati di uno studio appena pubblicato su Arthritis Research & Therapy, ridurre la posologia di somministrazione di un farmaco anti-TNF in pazienti con spondilite anchilosante in remissione clinica da 6 mesi si può fare in quanto l’efficacia del trattamento non è inferiore a quello a dose piena per mantenere la condizione di ridotta attività di malattia dopo un anno. Non solo: se la riduzione della posologia non si ripercuote sull’efficacia complessiva del trattamento, tale intervento è addirittura consigliabile in quanto associato ad un numero meno frequente di eventi avversi seri
Il punto di partenza dello studio: come ottimizzare la posologia di somministrazione dei farmaci anti-TNF
La gestione della spondilite anchilosante (SA) si propone, come fine ultimo, quello di raggiungere e mantenere lo stato di ridotta attività di malattia (LDA). Il primo step per il raggiungimento di questo obiettivo si basa sul ricorso ai FANS e alla fisioterapia, per quanto il 60% dei pazienti non ottenga alcun beneficio clinico. I DMARDcs non sono particolarmente efficaci in questo contesto, mentre i farmaci anti-TNF possono indurre e mantenere la remissione clinica di malattia nel lungo termine in pazienti non responsivi ai FANS.
Ancora oggi, tuttavia, la durata ottimale del trattamento e la posologia di questi farmaci nel lungo termine è oggetto di discussione.
“Per quanto il profilo rischio-beneficio di questi farmaci sia favorevole, il trattamento prolungato con gli inibitori di TNF-alfa sopprime cronicamente la risposta immunitaria – scrivono i ricercatori nell’introduzione al lavoro – con il conseguente innalzamento del rischio dose-dipendente di infezioni serie, soprattutto nei pazienti più fragili (…) Non bisogna trascurare, inoltre, il problema dei costi associati a questi farmaci, per cui tutti i tentativi di ottimizzazione del trattamento con questi farmaci efficacissimi è benvenuto!”
“Stando ai dati finora disponibili – continuano gli autori dello studio – l’interruzione del trattamento con farmaci anti-TNF al raggiungimento della remissione clinica di malattia è seguito da una recidiva precoce nella maggior parte dei casi. E’ però anche vero che l’utilizzo di dosaggi ridotti di farmaci anti-TNF potrebbe essere sufficiente nei pazienti con LDA e livelli ridotti di mediatori dell’infiammazione”…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Spondilite anchilosante, ridurre la dose di farmaco anti-TNF si può..,anzi, è preferibile!”, PHARMASTAR