Carcinoma a cellule di Merkel – Pembrolizumab come trattamento di prima linea migliora sopravvivenza
“Nei pazienti con carcinoma avanzato a cellule di Merkel, pembrolizumab come terapia di prima linea ha consentito un controllo duraturo del tumore, effetti collaterali generalmente gestibili e una migliore sopravvivenza globale. Sono i risultati di uno studio clinico multicentrico di fase II pubblicato sul Journal of Clinical Oncology
«Questo studio dimostra la straordinaria capacità del nostro sistema immunitario di combattere e distruggere il carcinoma a cellule di Merkel, una forma aggressiva di cancro della pelle», ha affermato Adam Riker dell’LSU Health di New Orleans. «Il farmaco oggetto dello studio, pembrolizumab, che è una nuova forma di immunoterapia, blocca uno specifico recettore e dà un forte impulso del nostro sistema immunitario per riconoscere e poi distruggere le cellule tumorali. I notevoli risultati che abbiamo ottenuto mostrano che questa forma di immunoterapia è piuttosto efficace e rappresenta un’opzione terapeutica importante per i pazienti con carcinoma a cellule di Merkel che si è diffuso all’interno dell’organismo».
Buoni risultati di sopravvivenza con pembrolizumab
I trial clinici sugli agenti che bloccano l’asse PD-1, come pembrolizumab, hanno dimostrato un aumento della sopravvivenza libera da progressione rispetto ai dati storici dei pazienti sottoposti a chemioterapia, ma i dati sulla durata della risposta e sulla sopravvivenza globale sono limitati, hanno scritto gli autori.
Lo studio Cancer Immunotherapy Trials Network-09 di fase II, in aperto e non randomizzato, sull’impego di pembrolizumab come trattamento di prima linea, ha arruolato cinquanta pazienti, di età compresa tra 46 e 91 anni, che hanno ricevuto il farmaco per via endovenosa ogni tre settimane per un massimo di due anni.
Il 56% dei partecipanti ha risposto alla terapia, il 24% ha avuto una risposta completa e il 32% una risposta parziale. La durata media della sopravvivenza libera da progressione è stata di 26,8 mesi, con un tasso del 48,3% a 24 mesi, mentre la sopravvivenza globale a 24 mesi è stata del 68,7%…”
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Fonte: “Carcinoma a cellule di Merkel, migliore sopravvivenza con pembrolizumab in prima linea”, PHARMASTAR