Cure palliative e terapia del dolore – Si registrano ancora forti disomogeneità tra Regioni
“A livello nazionale, nel 2017, risulta una carenza di 244 posti letto in Hospice e, come sempre, la situazione appare fortemente disomogenea, con Regioni in surplus (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio) e Regioni in grave deficit (Piemonte, Toscana, Campania, Sicilia). Nel triennio dal 2015 al 2017, l’andamento percentuale della durata dei tempi di attesa tra la ricezione della ricetta del medico curante e la presa in carico del paziente in Hospice conferma percentuali elevate di ricoveri con tempi di attesa inferiori ai 2 giorni, seguite da quelle con attese tra 4 e 7 giorni. IL RAPPORTO
Dopo nove anni dall’entrata in vigore della legge n. 38 del 15 marzo 2010 emerge un quadro caratterizzato da luci e ombre, con forti disomogeneità a livello regionale e locale che evidenzia, complessivamente, un lento e progressivo miglioramento della qualità delle cure, una crescita dell’offerta assistenziale nei regimi domiciliare e residenziale e un progressivo sviluppo delle Reti regionali e locali sia di cure palliative sia di terapia del dolore.
“Per proseguire in questo percorso si conferma l’importanza della programmazione e del governo locale dei servizi sanitari, in primo luogo di quelli territoriali, e il significato strategico della collaborazione tra gli operatori sanitari coinvolti nella gestione del malato con bisogno di cure palliative e terapia del dolore, a partire dai medici di base e dai pediatri di libera scelta fino ai medici specialisti operanti presso le strutture ospedaliere e territoriali, in rapporto con le Associazioni di tutela dei malati”.
È quanto emerge dal Rapporto sullo stato di attuazione della legge n. 38 del 15 marzo 2010 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore” – 2015-2017, inviato dal Ministero della Salute al Parlamento lo scorso 22 gennaio…”
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Fonte: “Cure palliative e terapia del dolore. Aumenta il numero di hospice. Nel 2017 oltre 40.000 i pazienti assistiti a domicilio, il 32% in più rispetto al 2014. Ma si registrano ancora forti disomogeneità tra Regioni. Il rapporto del Ministero della Salute al Parlamento”, Quotidiano sanità
Tratto da: http://www.quotidianosanita.it/studi-e-analisi/articolo.php?articolo_id=70529