Cancro esofageo avanzato – L’aggiunta di durvalumab alla terapia standard riduce le recidive
“Tra i pazienti con adenocarcinoma esofageo localmente avanzato (EAC) e adenocarcinoma della giunzione gastroesofagea (GEJ), l’aggiunta di durvalumab dopo chemioradioterapia ed esofagectomia ha aumentato significativamente la sopravvivenza libera da ricadute. Lo afferma uno studio presentato al Gastrointestinal Cancers Symposium (ASCO-GI) del 2019
“Questo studio fornisce la promessa che c’è qualcos’altro che possiamo fare per migliorare i tassi di cura del cancro esofageo oltre la cura standard rappresentato da chemioterapia, radiazioni e chirurgia”, ha dichiarato Hirva Mamdani, dell’Indiana University a Indianapolis.
Lo studio, un trial multicentrico di fase 2, ha valutato l’efficacia e la sicurezza di durvalumab tra i pazienti che non hanno raggiunto la risposta patologica completa (pCR) dopo chemioterapia neoadiuvante, radiazioni e resezione R0.
Secondo i ricercatori, storicamente, solo il 30% dei pazienti raggiunge la pCR con questo approccio e il tasso di sopravvivenza libera da ricadute a un anno è solo del 50 per cento.
“Non sono state dimostrate terapie adiuvanti per migliorare la sopravvivenza”, hanno scritto gli autori nella loro presentazione.
Nello studio attuale, dopo un follow-up mediano di 14,5 mesi, il tasso di sopravvivenza libera da ricadute a un anno era del 79,2% con durvalumab. Il tasso di sopravvivenza libera da ricadute a 26 mesi previsto è del 67,9%…”
Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Cancro esofageo avanzato, aggiunta di durvalumab allo standard care riduce le recidive”, PHARMASTAR