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Carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivato o metastatico – Immunoterapia non supera la chemio

L’immunoterapia con durvalumab da solo o in combinazione con tremelimumab non ha migliorato la sopravvivenza globale (OS) rispetto alla chemioterapia standard in pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivato o metastatico, in progressione dopo la chemioterapia a base di platino. E’ quanto emerge dai dati preliminari dello studio di fase 3 EAGLE

Non è stato quindi centrato l’obiettivo primario del trial.

Il produttore dei due inibitori dei checkpoint immunitari non ha diffuso alcun dato specifico, ma ha riferito che durante lo studio non si sono evidenziati segnali nuovi relativi alla sicurezza con durvalumab in monoterapia o in combinazione con l’altro inibitore dei checkpoint.

I dati dello studio saranno, comunque, presentati in uno dei prossimi congressi del settore.

I pazienti con carcinoma a cellule squamose del distretto testa-collo ricorrente o metastatico hanno una prognosi molto sfavorevole e c’è urgente bisogno di nuove opzioni terapeutiche per questo gruppo di tumori.

A dispetto del risultato deludente dello studio EAGLE, durvalumab da solo o in combinazione con tremelimumab potrebbe comunque trovare spazio nel trattamento dei carcinomi della testa e del collo in un setting diverso. Nella prima metà del 2019, infatti, dovrebbero essere disponibili i risultati dello studio di fase 3 KESTREL, nel quale si sta testando durvalumab in monoterapia o combinato con tremelimumab in pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivato o metastatico, come terapia di prima linea.

Lo studio EAGLE è un trial randomizzato e in aperto, condotto in 169 centri di 24 Paesi, tra cui Stati Uniti, Europa, Sud America, Giappone, Corea, Taiwan, Israele e Australia. I partecipanti sono stati assegnati al trattamento con durvalumab come agente singolo oppure durvalumab più tremelimumab o la chemioterapia standard ed erano pazienti con carcinoma a cellule squamose della testa e del collo recidivante/ metastatico, progredito dopo la chemioterapia a base di platino, non selezionati in base al grado di espressione di PD-L1.

Tra gli endpoint secondari del trial vi erano la sopravvivenza libera da progressione (PFS), il tasso di risposta obiettiva (ORR) e la durata della risposta…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori testa-collo pretrattati, immunoterapia non supera la chemio”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumori-testa-collo-pretrattati-immunoterapia-non-supera-la-chemio-28380