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Artrite reumatoide – L’aggiunta del MTX agli anti-TNF ne migliora biodisponibilità ed efficacia nel tempo

Il trattamento con metotressato (MTX) in concomitanza con quello a base di farmaci anti-TNF è in grado di mantenere nel tempo i livelli sierici dei farmaci biologici con i quali sono trattati pazienti affetti da artrite reumatoide (AR). Lo dimostrano i risultati di uno studio pubblicato su Clinical Rheumatology, nel corso del quale i ricercatori hanno passato in rassegna i dati iniziali e quelli relativi ad un anno dello studio di coorte RA-Paz allo scopo di misurare i seguenti outcome: 1) l’effetto dell’impiego concomitante di DMARDcs sui livelli sierici di adalimumab o infliximab nel corso di un anno; 2= l’associazione tra l’impiego e il tipo di DMARDcs utilizzato, inclusa la risposta clinica raggiunta dopo il primo anno di trattamento con un farmaco anti-TNF; 3) l’effetto dose-dipendente di MTX sui due outcome sopra indicati

Disegno dello studio
I ricercatori hanno raccolto, su 92 pazienti partecipanti allo studio, i dati relativi all’età, al sesso di appartenenza, al BMI, alle caratteristiche di malattia e al trattamento. E’ stata misurata l’attività di malattia, mediante punteggio DAS28, sia al basale che dopo 6 e 12 mesi.

E’ stato utilizzato anche il punteggio DAS28 per calcolare il miglioramento clinico in base agli standard di misurazione EULAR Inoltre, sono state effettuate misurazioni dei livelli sierici di farmaco anti-TNF e di anticorpi anti-farmaco anti-TNF in tutti i pazienti dello studio.

Ai fini della successiva analisi statistica, i partecipanti allo studio sono stati suddivisi in gruppi in base all’impiego concomitante di DMARDcs. Il primo gruppo è stato trattato solo con farmaco anti-TNF; il secondo con farmaco anti-TNF e MTX orale; il terzo gruppo, infine, è stato trattato con farmaco anti-TNF e l’aggiunta, in concomitanza, di un DMARDcs diverso da MTX (leflunomide,sulfasalazina e idroclorochina).

Il secondo gruppo, inoltre, includeva anche pazienti trattati con farmaco anti-TNF e due DMARDcs (uno dei quali era il MTX).

Sono state condotte analisi di sensititività per determinare l’effetto dose-dipendente di MTX sugli outcome considerati. A tal scopo, i partecipanti allo studio che erano trattati con farmaco anti-TNF e MTX sono stati ulteriormente suddivisi in 2 gruppi in base alla mediana della dose ricevuta: MTX <15 mg/settimana e MTX >15 mg/settimana.

Sono state determinate, infine, le percentuali di pazienti con alcuni livelli sierici di farmaco biologico e sono stati utilizzati modelli di regressione logistica per misurare la relazione esistente tra l’impiego concomitante di DMARDcs e i livelli sierici e la risposta clinica al farmaco biologico utilizzato.

Risultati principali
I ricercatori hanno osservato che la probabilità di mantenere nel tempo livelli sierici di farmaco anti-TNF era pressochè raddoppiata nei pazienti trattati anche con MTX vs quelli non trattati con il DMARDcs, risultando addirittura quintuplicata nei pazienti trattati con MTX al dosaggio maggiore rispetto ai pazienti non trattati con il DMARDcs (OR=4,9; p=0,02)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide, l’aggiunta di metotressato agli anti-TNF ne migliora biodisponibilità ed efficacia nel tempo”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-laggiunta-di-metotressato-agli-anti-tnf-ne-migliora-biodisponibilit-ed-efficacia-nel-tempo-28375