Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Riabilitazione post-ictus ischemico – Stimolazione magnetica transcranica cerebellare

La stimolazione magnetica transcranica (TMS) del cervelletto ha portato a migliorare le funzioni motorie post-ictali in uno studio randomizzato, controllato in doppio cieco in fase IIa finanziato dal nostro Ministero della Salute. Lo dimostrano i risultati pubblicati online su “JAMA Neurology”

Dopo tre settimane di stimolazione magnetica ripetitiva e intermittente di scariche theta al cervelletto (CRB-iTBS) e alla terapia fisica, i pazienti emiparetici a seguito di un ictus ischemico hanno migliorato la loro capacità di camminare e mantenere l’equilibrio, in misura maggiore dei pazienti sottoposti a stimolazione sham e terapia fisica, riportano i ricercatori guidati da Giacomo Koch, della Fondazione Santa Lucia di Roma.

Scariche theta sulle reti neurali che collegano il cervelletto alla corteccia parietale
«Per la prima volta, abbiamo modulato l’attività neurale del cervelletto nel contesto di una sperimentazione clinica in pazienti affetti da ictus di grandi dimensioni nel territorio dell’arteria cerebrale media» specificano. «Abbiamo scoperto che la stimolazione cerebellare è stata in grado di migliorare l’esito associato alla riabilitazione modificando l’attività delle reti neurali che collegano il cervelletto con la corteccia parietale».

Gli studi che utilizzano metodi non invasivi di stimolazione cerebrale per la riabilitazione post-ictus hanno avuto risultati contrastanti fino ad oggi, ricordano Koch e colleghi. «Ma questi studi hanno principalmente cercato di modulare l’attività della corteccia motoria primaria» specificano.

«Il nostro studio dimostra che il targeting di reti alternative connesse con la corteccia motoria può essere una strategia più efficace» proseguono Koch e colleghi. La novità in questo studio riguarda il cervelletto. Questi risultati sono molto rilevanti perché suggeriscono che la stimolazione del cervelletto può essere abbinata alla terapia fisica per aumentare gli effetti della riabilitazione. Questo è particolarmente vero per i pazienti con ictus cronico, le cui condizioni sono più difficili da migliorare.

Cammino ed equilibrio in pazienti emiparetici, netto miglioramento vs procedura sham
Nel trial, gli autori hanno studiato pazienti emiparetici dal 2013 al 2017 che avevano avuto un ictus ischemico cronico (almeno 6 mesi prima dello studio) nel territorio dell’arteria cerebrale media controlaterale.

Hanno assegnato in modo casuale i pazienti al trattamento con CRB-iTBS o sham iTBS applicato sull’emisfero cerebellare, omolaterale sul lato del corpo interessato, immediatamente prima della fisioterapia, ogni giorno per 3 settimane.

Un totale di 34 pazienti (età media 64 anni, 38,2% donne) ha completato lo studio. I pazienti nei due gruppi non differivano al basale per età, sesso, lato della lesione, numero di mesi dall’evento ictale e gravità alla National Institutes of Health Stroke Scale. La procedura è stata ben tollerata e nessuno dei due gruppi ha riportato effetti avversi significativi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Stimolazione magnetica transcranica cerebellare, la via italiana alla riabilitazione post-ictus ischemico”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/stimolazione-magnetica-transcranica-cerebellare-la-via-italiana-alla-riabilitazione-post-ictus-ischemico–28325