Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Ictus ischemico dopo infarto miocardico (IM) – Si protrae per tre mesi, e non per uno come si pensava, il maggior rischio

Il rischio di ictus ischemico dopo infarto miocardico (IM) è significativamente aumentato fino a 3 mesi dopo l’evento iniziale – dunque significativamente più prolungato rispetto al rischio elevato per 1 mese come comunemente ritenuto. È quanto suggerisce un nuovo studio che ha incluso oltre 1,5 milioni di beneficiari di Medicare, presentato ad Atlanta, durante il 143 ° incontro annuale della American Neurological Association (ANA 2018)

Sebbene l’IM sia considerato un fattore di rischio per ictus solo per 1 mese, «abbiamo scoperto che questo rischio si estende per almeno 3 mesi, il che significa che i pazienti con IM sono a rischio molto più a lungo di sviluppare un ictus» ha confermato il primo autore Alexander Merkler, docente di Neuroscienze presso il Brain and Mind Research Institute del Weill Cornell Medical College di New York.

Un risultato inatteso per gli stessi ricercatori
Gli autori dello studio hanno identificato 1.746.476 beneficiari eleggibili di età pari o superiore a 66 anni per i quali erano disponibili dati riguardanti IM acuto e ictus ischemico. I dati sono stati ricavati utilizzando i codici clinici modificati dell’International Classification of Diseases, Ninth Revision. Sono stati esclusi i pazienti che avevano avuto un ictus durante il ricovero in ospedale per IM acuto.

Tra i pazienti inclusi, 46.882 sono stati ospedalizzati per IM acuto e 80.466 sono stati ricoverati per ictus ischemico. Dopo aggiustamento per fattori che includevano rischio di ictus, dati demografici e comorbilità di Charlson, è stato riscontrato che il maggior rischio di ictus ischemico si verificava durante le prime 4 settimane dopo la dimissione per ospedalizzazione per IM (hazard ratio [HR] 2,7; IC al 95% 2,3 – 3,2)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Si protrae per tre mesi, e non per uno come si pensava, il maggior rischio di ictus ischemico dopo infarto miocardico”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/si-protrae-per-tre-mesi-e-non-per-uno-come-si-pensava-il-maggior-rischio-di-ictus-ischemico-dopo-infarto-miocardico–28184