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Le cellule staminali ricordano le vecchie lesioni dei tessuti

Le cellule staminali sembrano conservare il ricordo di vecchie lesioni e questa capacità permette di migliorare la guarigione di ferite successive. Tuttavia, quando qualcosa va storto in questo sistema di riparazione, può insorgere uno stato di infiammazione cronica

Le cellule staminali, note per ricostituire le scorte di altri tipi di cellule nel corso della vita, potrebbero avere un’ulteriore, imprevista capacità: conservare il ricordo di ferite e infiammazioni passate. Nuovi studi su pelle, intestino e vie aeree suggeriscono che le cellule staminali, spesso in collaborazione con il sistema immunitario, possono usare queste memorie per migliorare la risposta dei tessuti a successive lesioni e ad aggressioni da parte di patogeni.

“Stiamo iniziando a capire che queste cellule non sono lì solo per fabbricare tessuti. In realtà hanno altri ruoli comportamentali”, ha detto Shruti Naik, immunologa della New York University che ha studiato questo effetto memoria nella pelle e in altri tessuti. Le cellule staminali, dice, “hanno una raffinata capacità di sentire il loro ambiente e rispondere a esso”.

Ma quando in queste risposte qualcosa va storto, possono causare o contribuire a una varietà di problemi di salute di lunga durata che coinvolgono l’infiammazione cronica, come le allergie gravi e disturbi auto-infiammatori.

La maggior parte dei tessuti del corpo contiene piccoli serbatoi di cellule staminali di lunga vita che possono dividersi e specializzarsi in una miriade di tipi di cellule, in base alle necessità. Una cellula staminale nella pelle, per esempio, può dividersi e generare linee di cellule che producono pigmento o cheratina, cellule che formano le ghiandole sudoripare, o anche cellule-barriera flessibili che permettono alla pelle di allungarsi quando il corpo si muove. Il ruolo di fabbriche in miniatura per altri tipi di cellule sembrava essere la funzione primaria delle cellule staminali e poiché per questo ruolo hanno bisogno di rimanere versatili, un presupposto di fondo era che dovessero essere “lavagne pulite” non alterate dalla loro storia. Ma ora inizia a emergere una nuova immagine.

In agosto, un articolo su “Nature” firmato da ricercatori dell’area di Boston ha offerto nuove prove dell’esistenza di una sorta di memoria nelle cellule staminali, e alcune delle prime prove di questo fenomeno nell’essere umano. Il gruppo – guidato dal pioniere del sequenziamento di singole cellule Alex Shalek e dall’immunologo José Ordovas-Montañes, entrambi del Massachusetts Institute of Technology, e dall’immunologa Nora Barrett del Brigham and Women’s Hospital – aveva cercato di capire perché alcune persone soffrono di allergie croniche debilitanti a polveri, polline e altre sostanze presenti nell’aria. La maggior parte delle persone sperimenta al massimo un attacco passeggero con sintomi simili al raffreddore dovuti a queste sostanze irritanti, ma circa il 12 per cento della popolazione ha una reazione grave che dura tutto l’anno e provoca polipi nasali o altre escrescenze…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Le staminali ricordano le vecchie lesioni dei tessuti”, Le Scienze

Tratto dahttp://www.lescienze.it/news/2018/11/14/news/cellule_staminali_pelle_memoria_lesioni-4190448/