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Malattia epatica cronica – Attenzione al rischio di danni al fegato indotti dai farmaci

I pazienti che soffrono di alcune malattie croniche del fegato possono essere particolarmente suscettibili al danno epatico indotto dai farmaci, e l’industria farmaceutica dovrebbe tenerne conto durante lo sviluppo dei medicinali. Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio presentato al congresso dell’American Association for the Study of Liver Diseases (AASLD) che si è appena concluso a San Francisco

In effetti, alcune ricerche hanno suggerito che il danno epatico indotto da farmaci (DILI, drug-induced liver injury) è associato a un rischio più alto di esiti negativi in ​​pazienti con malattia epatica preesistente, ha dichiarat Naga Chalasani, della Indiana University School of Medicine di Indianapolis, l’autore principale dello studio.

Negli Stati Uniti, i farmaci più comuni che portano al DILI sono antibiotici, farmaci per il sistema nervoso centrale, integratori erboristici e dietetici e agenti immunomodulatori. In una serie di studi, Chalasani ha osservato che alcune caratteristiche dei composti, come la dose giornaliera, il metabolismo epatico e la classe BDDCS (Biopharmaceutical Drug Disposition and Classification System), sono importanti fattori di rischio per il DILI, risultati che sono stati importanti nel fornire una guida all’industria farmaceutica per lo sviluppo di farmaci senza grave tossicità epatica.

Maggior frequenza di danni da farmaci negli epatopatici
I ricercatori hanno studiato il ruolo della malattia epatica nell’aumento del rischio di danno epatico indotto da farmaci. Hanno valutato i dati relativi a 10 farmaci prescrivibili, tra cui antibiotici comuni come ciprofloxacina, levofloxacina, amoxicillina-clavulanato e azitromicina, e hanno confrontato la frequenza di sospetti DILI in individui con probabile malattia cronica del fegato con due gruppi di controllo senza evidenza biochimica di patologia epatica in un periodo di 10 anni.

Nel complesso, hanno scoperto che la frequenza di sospetto DILI nella coorte con malattia epatica cronica era circa sei volte superiore rispetto ai due gruppi di controllo, a dispetto di quanto ipotizzavano prima dello studio.

Il team ha anche rilevato che il DILI aveva un impatto sugli esiti dei pazienti con malattia epatica cronica, in termini di frequenza di morte o trapianto di fegato entro 6 mesi dal sospetto danno epatico indotto da farmaci (20% nel gruppo con malattia epatica cronica vs 8-14% nei gruppi di controllo)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Malattia epatica cronica, attenzione al rischio di danni al fegato indotti dai farmaci #AASLD2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/malattia-epatica-cronica-attenzione-al-rischio-di-danni-al-fegato-indotti-dai-farmaci-aasld2018-28170