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Farmaci – Sempre più italiani non possono permetterseli

Sono in aumento gli italiani in condizione di povertà e marginalità sociale che non sono in grado di permettersi di pagare farmaci, ticket sanitari e, in generale, servizi non rimborsabili dal Sistema Sanitario Nazionale. Nel 2017 circa un terzo dei residenti in Italia è stato costretto a rinunciare, almeno una volta, ad acquistare farmaci o a sottoporsi a importanti esami diagnostici. A comunicarlo è stato oggi Silvano Cella (Università di Milano) che, in rappresentanza della Società Italiana di Farmacologia (SIF), ha partecipato alla presentazione del report annuale sulla Povertà farmceutica di Banco Farmaceutico, nella sede dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), a Roma

Chi rinuncia alle cure per cause economiche ha un identikit ben caratterizzato: si tratta soprattutto di stranieri, di chi ha un basso titolo di studio, chi ha più figli, chi vive al Sud, e ancora le casalinghe, i pensionati e i lavoratori atipici. Rinunciare alle cure significa aggravare il rischio di ammalarsi ulteriormente, con un conseguente aumento della spesa sanitaria pubblica.

Proprio a dicembre il Sistema Sanitario Nazionale (SSN) – istituito con con la Legge del 23 dicembre 1978, n. 833 – compirà quaranta anni. In tutto questo tempo questo prezioso sistema di erogazione, universale e partecipativo, dell’assistenza sanitaria ha garantito accesso a farmaci e terapie a milioni di italiani, senza distinzione economica ed etnica. Oggi però la sostenibilità del SSN è in crisi, mentre ampie fasce della popolazione non possono più permettersi nemmeno di partecipare alla spesa, rimandando o rinunciando a prendersi cura di sé.

SIF, in occasione dell’evento romano, ha offerto il proprio know-how per preservare il diritto del cittadino alle cure, così come garantito costituzionalmente. Lo ha fatto dando vita a un Gruppo di Lavoro, dedicato proprio alla Povertà Farmaceutica, che trasferisca competenze e conoscenze scientifiche alle Istituzioni e alle realtà locali impegnate nel reperire e distribuire farmaci.

Con questa iniziativa SIF sosterrà Banco Farmaceutico, la onlus che raccoglie farmaci destinati alle persone meno fortunate. Il Direttore Generale della onlus Filippo Ciantia, questa mattina, si è rivolto direttamente ai cittadini e ha chiesto loro aiuto: «Tutti possono darci una mano in questa operazione, non solo gli scienziati. I cittadini che hanno farmaci inutilizzati possono donarli a noi, contattateci». Tutte le informazioni si trovano sul sito di Banco Farmaceutico: https://www.bancofarmaceutico.org. Seguendo le istruzioni è possibile donare i farmaci presso le farmacie autorizzate al ritiro.

Sono in effetti necessari nuovi interventi da parte di chi è in grado di fornire un contributo, scientifico e/o operativo, perché il fenomeno della Povertà Farmaceutica sta divenendo sempre più complesso, rispetto a soltanto pochi anni fa. Sappiamo, infatti, che alla popolazione nativa indigente oggi va ad aggiungersi anche la quota di stranieri che approda sul nostro territorio in cerca di condizioni di vita migliori (migranti economici), oppure costretti a fuggire da guerre e persecuzioni (migranti forzati). Questa sottopopolazione sta velocemente ingrossando le fila di chi necessita di assistenza ma non ha sufficiente accesso a farmaci e terapie…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Farmaci, sempre più italiani non possono permetterseli. SIF sostiene il diritto alla salute con Banco Farmaceutico”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/altre-news/farmaci-sempre-pi-italiani-non-possono-permetterseli-sif-sostiene-il-diritto-alla-salute-con-banco-farmaceutico-28157