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Diabete – In Italia cure adeguate per il 50 percento dei pazienti

Cosa significa ricevere una diagnosi di diabete oggi in Italia? Che si tratti del tipo 1 o del tipo 2, un paziente che deve affrontare questa patologia e si rivolge alla rete di servizi diabetologici sul territorio nazionale, ha buone probabilità di ricevere le cure del miglior livello. Buoni anche i risultati sui principali obiettivi terapeutici: “a target” per i valori di emoglobina glicata il 28% dei pazienti tipo 1 e oltre il 50% di tipo 2. Nuovi dati degli Annali AMD resi noti al IX Convegno Nazionale di Fondazione

A delineare il quadro, l’Associazione Medici Diabetologi che, in occasione del IX Convegno Nazionale di Fondazione AMD, presenta i suoi nuovi Annali: fotografia dell’assistenza erogata a 455.662 pazienti (il 6% con diabete tipo 1 e il 91% con tipo 2), visitati nel corso del 2016, in 222 centri di diabetologia.

Rispetto all’ultima rilevazione del 2011, nonostante alcune zone d’ombra – ad esempio il controllo del piede diabetico e della retinopatia, e la registrazione delle complicanze – è costante il miglioramento su diversi fronti: nel monitoraggio della malattia e dei fattori di rischio cardiovascolare, nel numero di pazienti con valori adeguati di emoglobina glicata, colesterolo e pressione, e nell’impiego più appropriato dei farmaci. Un bilancio particolarmente significativo che, a pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Diabete, colloca il nostro Paese tra quelli più virtuosi nella cura di questa patologia.

«La valutazione dell’assistenza, con una raccolta dati sempre più precisa e accurata, è un’intuizione che negli anni ha permesso ad AMD di fornire un contribuito unico e insostituibile all’innalzamento del livello qualitativo del Servizio Sanitario Nazionale in ambito diabetologico», commenta Domenico Mannino, Presidente AMD. «La sfida a cui siamo chiamati per garantire il mantenimento e il miglioramento di tale livello, a fronte di un costante aumento del bisogno, ci spinge a sfruttare tutte le armi a disposizione: competenze e strumenti tecnologici che ci consentono di fare la differenza per la qualità di vita delle persone con diabete».

Cosa viene misurato
Dagli Annali AMD 2018 emerge come i diabetici italiani, sempre più anziani (soprattutto nel diabete di tipo 2, dove gli over 65 sono oltre 6 su 10), vengano monitorati con attenzione crescente in merito a diversi parametri. Ricevono, infatti, almeno una misurazione annuale per: emoglobina glicata (97% dei pazienti, sia di tipo 1, sia di tipo 2), profilo lipidico (69% dei pazienti DM1 e 72% dei pazienti DM2), pressione arteriosa (89% dei pazienti DM1, rispetto al 76% del 2011, e 90% di quelli DM2, rispetto al 77% del 2011) e funzione renale (valutata con creatininemia nel 73% dei pazienti affetti da DM1 e nell’81% di quelli affetti da DM2). Solo il 22% dei pazienti DM1 e poco più del 20% di quelli DM2, invece, sono stati sottoposti all’esame del piede diabetico (pur essendo una delle più gravi complicanze). E il fundus oculi viene esaminato nel 46% dei pazienti con DM1 e nel 36% dei pazienti con DM2…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete, in Italia cure adeguate per il 50 percento dei pazienti e il numero è in crescita”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/diabete/diabete-in-italia-cure-adeguate-per-il-50-percento-dei-pazienti-e-il-numero-in-crescita-28105