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Coronarografia – Con dosi più elevate di eparina, si riducono ridotti i tassi di occlusione dell’arteria radiale

Affrontando una vexata quaestio, lo studio SPIRIT OF ARTEMIS – pubblicato online su “JACC Cardiovascular Interventions” – dimostra che l’uso di una dose più elevata di eparina aggiustata in base al peso durante un’angiografia coronarica transradiale impedisce l’occlusione dell’arteria radiale stessa

Nei 10 giorni successivi alla procedura, la percentuale di occlusione rilevata dall’ecografia Doppler è stata dell’8,1% in coloro che hanno ricevuto eparina 50 UI/kg e 3,0% nei pazienti che hanno ricevuto una dose doppia (OR 0,35; IC al 95% 0,22-0,55), una differenza costante tra i sottogruppi, secondo i ricercatori guidati da George Hahalis, dell’Ospedale Rio dell’Università di Patrasso (Grecia), portando a un number needed to treat di circa 20.

Per ottenere questo vantaggio, non c’era alcun prezzo da pagare in termini di sanguinamento o di altri endpoint di sicurezza, riportano gli autori. «La somministrazione di una dose elevata di eparina durante le procedure diagnostiche transradiali ha determinato una notevole riduzione dei tassi di occlusione precoce dell’arteria radiale rispetto a un regime anticoagulante standard. Questo beneficio era evidente senza un significativo prolungamento dell’emostasi» scrivono i ricercatori.

«Dal momento che un paziente ogni 10 può trovarsi a rischio di occlusione dell’arteria radiale e in considerazione delle disparità esistenti nella pratica dell’uso dell’eparina e della dose appropriata» specificano «l’anticoagulazione intensiva dovrebbe essere considerata l’approccio standard per la prevenzione dell’occlusione delle arterie radiali durante l’angiografia coronarica».

Quasi sempre asintomatica, ma potenzialmente problematica
Sebbene sia quasi sempre asintomatica (può causare occasionalmente dolore o debolezza della mano o mancanza di perfusione nelle prime due dita), l’occlusione dell’arteria radiale è una complicazione relativamente frequente delle procedure transradiali con potenziali conseguenze in futuro. È stato dimostrato che l’anticoagulazione riduce il rischio di occlusione, ma il dibattito si è imperniato su quale potesse essere un dosaggio adeguato…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Coronarografia, ridotti tassi di occlusione dell’arteria radiale con dosi più elevate di eparina”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/coronarografia-ridotti-tassi-di-occlusione-dellarteria-radiale-con-dosi-pi-elevate-di-eparina–28065