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Tumori con fusioni TRK – Risposta elevata e duratura con il farmaco sperimentale ‘larotrectinib’

Pazienti affetti da vari tipi di tumori avanzati con fusioni TRK (TRK-positivi) trattati con il farmaco sperimentale larotrectinib, un inibitore della chinasi del recettore della tropomiosina (TRK), hanno mostrato un tasso di risposta obiettiva (ORR) dell’80% in un’analisi dei dati aggregati di tre piccoli studi, presentata a Monaco di Baviera durante il congresso annuale della European Society for Medical Oncology (ESMO)

I dati di follow-up più recenti (relativi ai 55 pazienti del set di dati primario) hanno evidenziato la presenza di risposte complete in 10 pazienti (18%) e risposte parziali (62%) in 34. Le risposte si sono ottenute in diversi tipi di tumore e in tutte le fasce d’età, dai neonati agli anziani.
In un set di dati supplementare, comprendente altri 67 pazienti con tumori con fusioni di TRK, l’ORR è risultata simile  81%  a quella osservata nel set di dati primario.

Le fusioni TRK e larotrectinib
Le fusioni TRK sono anomalie cromosomiche che si verificano quando uno dei geni NTRK (NTRK1, NTRK2, NTRK3), che codificano per diverse isoforme dell’enzima TRK, si lega in maniera anomala a un altro gene non correlato (per esempio, ETV6, LMNA, TPM3). Il risultato della fusione dei due geni è la produzione di una proteina di fusione TRK, anomala.

Tali alterazioni genetiche, che si manifestano in un’ampia gamma di tumori, fra cui quello della mammella e quello del colon-retto, fibrosarcoma infantile, tumore del polmone, melanoma e vari sarcomi, portano a una trasduzione del segnale alterata attraverso TRK e, in ultima analisi, alla proliferazione del tumore.

Le fusioni TRK sono rare, ma sono espresse in dozzine di tipi di tumori adulti e pediatrici. Ad oggi, i ricercatori hanno identificato più di 50 geni partner diversi che si fondono con i geni NTRK.

Larotrectinib è un inibitore delle isoforme A, B e C dell’enzima TRK (codificate rispettivamente da NTRK1, 2 e 3), disponibile anche in una formulazione liquida che consente il trattamento di neonati e bambini e ha una farmacocinetica equivalente a quella delle capsule. Assieme a entrectinib, appartiene alla categoria dei cosiddetti ‘farmaci agnostici’, cioè farmaci ‘jolly’ in grado di agire su tutti i tumori che presentano una data alterazione genetica (nello specifico le fusioni TRK), a prescindere dall’organo in cui si originano.

Farmaco ‘jolly’ contro i tumori con fusioni di TRK
«Larotrectinib continua a dimostrare una solida attività antitumorale contro i tumori con fusioni TRK, indipendentemente dal tipo di tumore e dall’età del pazienti, dal gene NTRK (1, 2 o 3) o dal gene partner coinvolto nella fusione» ha affermato Ulrik Lassen, del Rigshopitalet di Copenaghen, presentando i dati…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Tumori con fusioni TRK, risposta elevata e duratura con larotrectinib. #ESMO18”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/tumori-con-fusioni-trk-risposta-elevata-e-duratura-con-larotrectinib-esmo18-28003