Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Infarto – Importante la riabilitazione cardiaca

La riabilitazione è fondamentale per il recupero psico-fisico del paziente che ha avuto un infarto o ha dovuto sottoporsi a un intervento al cuore. Stabilisce, inoltre, una particolare alleanza tra medico e paziente, anche in chiave di eventuali eventi futuri

(Reuters Health) – I pazienti che hanno avuto un infarto, un posizionamento di stent o un intervento chirurgico di bypass dovrebbero considerare seriamente l’iscrizione a un programma di riabilitazione cardiaca. E’ la raccomandazione che emerge da un articolo pubblicato da JAMA Cardiology redatto da Tamara Horwich della University of California.

Horwich, che è direttore medico del programma di riabilitazione cardiaca dell’Ucla, sottolinea l’importanza dei cambiamenti dello stile di vita per prevenire le malattie cardiache e per la guarigione “Dico ai miei pazienti che se lavoriamo insieme riduciamo il rischio che abbiano di nuovo problemi al cuore. Con i farmaci giusti e uno stile di vita sano, infarti ripetuti non saranno più un problema”.

Questi programmi si concentrano su nutrizione, gestione dello stress, esercizio fisico, supporto psicologico, cessazione del tabagismo e educazione alle malattie cardiache. Non solo aiutano il cuore a guarire, ma, secondo i ricercatori, possono alleviare l’ansia, ridurre i fattori di rischio cardiaco e migliorare la qualità della vita.

L’allenamento aerobico è di solito il cuore di questi programmi, ma altri componenti chiave si concentrano sulla consulenza nutrizionale e sull’educazione su argomenti correlati al cuore come pressione sanguigna, diabete e colesterolo…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Infarto. L’importanza della riabilitazione cardiaca”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=67216