Insufficienza renale cronica – Nuove tecniche di emodialisi ne migliorano la gestione
“Quando si parla di dialisi e pazienti con insufficienza renale cronica la parola chiave è innovazione. Molte sono le novità in questo ambito presentate al Congresso Nazionale della Società Italiana di Nefrologia (SIN) di Rimini
“Quando si parla di malattia renale cronica – spiega Antonio Santoro, Nefrologo e Professore presso l’Università di Bologna – è necessario pensare ad una vera e propria ‘pandemia’, poiché riguarda il 14-15% della popolazione.
In Italia l’epidemiologia è leggermente al di sotto di questa media (7-8%) ma è destinata ad aumentare per diversi fattori: età avanzata e comorbidità importanti quali diabete, malattie cardiovascolari e ipertensione”.
“Quando il paziente non è seguito e/o trattato in maniera corretta fin dai primi segni della malattia, il rischio è quello di arrivare allo stadio terminale e doversi sottoporre alla terapia renale sostitutiva sia extracorporea (emodialisi) sia peritoneale. Oggi – continua l’esperto, possiamo affermare che il 90% dei pazienti in Italia è trattato in ospedale con la metodica extracorporea e solo il 10% a domicilio con quella peritoneale. Una grande disparità che dovrebbe essere ridotta a favore della dialisi domiciliare che comporta vantaggi notevoli sia per il paziente sia per l’intero sistema di gestione della terapia. Purtroppo sono ancora molti i fattori che remano contro, a partire dalla reticenza dei nefrologi verso un vero cambiamento. A questo si legano poi difficoltà organizzative, carenza di personale e situazioni familiari dei pazienti che possono rendere difficile il necessario cambio di mentalità”.
“Probabilmente quello che serve, e che ancora manca, è una diversa organizzazione nel collegamento tra ospedale e territorio. Un esempio virtuoso è ad esempio quello offerto dalla Regione Friuli Venezia Giulia che rappresenta, a tutti gli effetti, una best-practice organizzativa, dimostrata anche da valutazioni farmaco economiche che confermano la sostenibilità di un sistema innovativo di gestione del paziente cronico a domicilio. Non esiste una soluzione comune per tutti, ma certamente iniziare a pensare a nuovi modelli di gestione che coniughino le esigenze del paziente, le varie modalità di assistenza e cura e la loro organizzazione potrebbe essere la risposta a tante domande”.
Sono molteplici le novità e i dati nel campo dell’innovazione, dell’assistenza e dell’informazione…”
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Fonte: “Dialisi peritoneale domiciliare automatizzata e nuove tecniche di emodialisi migliorano la gestione dell’insufficienza renale cronica”, PHARMASTAR