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Disabilità – Tornare a camminare dopo danno spinale

Ricercatori statunitensi sono riusciti per la prima volta a riattivare parzialmente i neuroni a valle di un danno spinale irreversibile, permettendo così a un soggetto paraplegico di stare in piedi e camminare per brevi distanze e una decina di minuti. Il risultato è stato ottenuto associando un lungo programma di riabilitazione fisica all’impianto di un elettrodo collegato a un generatore di impulsi

Centodue metri in lunghezza (poco meno del lato lungo di un campo di calcio), 331 passi consecutivi, 16 minuti di camminata continuativa senza assistenza. Sono i primati di un paziente paraplegico che ha recuperato la postura eretta e una notevole capacità di deambulazione indipendente, secondo quanto riferito su “Nature Medicine” da ricercatori delle statunitensi Mayo Clinic e Università della Californa a Los Angeles.

Jered Chinnock, ventinovenne, si è procurato un danno spinale irreversibile all’altezza delle vertebre toraciche nel 2013, in un incidente in motoslitta. Dopo il trauma, gli è stata diagnosticata una paraplegia totale, cioè una perdita completa di movimento e sensibilità al di sotto della metà del tronco. Scelto nel 2016 per la sperimentazione di una nuova metodica, ha ricevuto dal gruppo di Kendall Lee, del laboratorio di ingegneria neurale della Mayo Clinic, l’impianto chirurgico di un elettrodo spinale e ha seguito un lungo programma di riabilitazione fisica.

L’elettrodo, impiantato nello spazio epidurale, cioè nella porzione esterna del canale vertebrale, dove si trova il midollo spinale, a valle del sito del trauma, è stato collegato a un generatore d’impulsi impiantato sotto cute nell’addome del soggetto. Il generatore a sua volta è stato collegato via wireless a un sistema di controllo gestito dagli sperimentatori.

I primi progressi sono stati descritti nel 2017 in un articolo pubblicato sulla rivista “Mayo Clinic Proceedings”: in due settimane di test, il paziente aveva imparato a contrarre volontariamente alcuni muscoli delle gambe, a stare in piedi e a muovere qualche passo sostenuto da un’imbracatura.

Ora, dopo 113 sedute di riabilitazione in cui gli autori sono riusciti a regolare via via l’impianto e la trasmissione degli impulsi, Chinnock ha imparato gradualmente a stare in piedi e a camminare su un tapis roulant, trasferendo efficacemente il peso dell’intero corpo, per bilanciare la camminata, con movimenti volontari, e tenendosi con le mani a un supporto. Gli sperimentatori hanno offerto solo una minima assistenza per ragioni di sicurezza.

Anche se con il generatore d’impulsi spento il paziente ritorna paralizzato da metà del tronco in giù, gli autori hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. È la prima volta che si riesce a riattivare un tratto spinale interrotto da un trauma e a ripristinare la camminata indipendente in un soggetto paraplegico.

“Questo studio ci insegna che le reti di neuroni al di sotto del danno al midollo spinale possono ancora funzionare dopo la paralisi”, ha spiegato Lee…”

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Fonte: “Tornare a camminare dopo un danno spinale”, Le Scienze

Tratto da: http://www.lescienze.it/news/2018/09/26/news/camminata_paraplegico_ripristino_danno_spinale-4125579/