Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Protesi che rigenera tendini e legamenti lesionati – Dispositivo unico al mondo brevettato da UniBO

Nato all’Università di Bologna, è un dispositivo impiantabile di supporto che permette di riparare i tessuti danneggiati riportandoli alla loro struttura originale

Bologna – Un dispositivo impiantabile che permette di sostituire (prima) e rigenerare (poi) il tessuto di un tendine o di un legamento danneggiato.

È la nuova invenzione messa a punto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna: un supporto – tecnicamente noto come scaffold – in grado di riprodurre le caratteristiche meccaniche, morfologiche e fisiologiche non solo del tessuto tendineo o legamentoso, ma potenzialmente anche di quello muscolare e nervoso.

Lo strumento – brevettato dall’Ateneo bolognese – consente di rigenerare un tendine o un legamento lesionato. Dopo essere stato impiantato in corrispondenza dell’area danneggiata, lo scaffold viene infatti colonizzato dalle cellule che riproducono così progressivamente il tessuto nella sua struttura originale. Nella forma messa a punto dai ricercatori, il dispositivo di supporto si degrada naturalmente lasciando così spazio ai tessuti rigenerati. Ma cambiando il materiale utilizzato, è possibile utilizzare la stessa tecnologia anche per produrre protesi non riassorbibili, in grado di sostituirsi definitivamente a tendini o legamenti non più riparabili.

Fibre nanometriche
Quello ideato dal gruppo di ricerca bolognese è un dispositivo, ad oggi unico al mondo, basato su un metodo di produzione innovativo. “Per realizzarlo abbiamo utilizzato la tecnologia dell’elettrofilatura – nota come electrospinning – che permette di produrre fibre di diametro nanometrico”, racconta Alberto Sensini, uno dei ricercatori coinvolti. “In questo modo siamo riusciti a realizzare un dispositivo in grado di simulare tutti gli elementi che compongono un tendine o un legamento umano”.

A differenza del tessuto osseo, infatti, la struttura di tendini e legamenti è estremamente complessa, tanto che fino ad oggi nessuno era riuscito a riprodurla in modo così accurato.

“La struttura del nostro scaffold riproduce fedelmente quella del tessuto tendineo e legamentoso umano, anche nelle sue proprietà meccaniche – conferma Sensini – Essendo poi biocompatibile, biodegradabile e riassorbibile, permette di riparare e ricostruire i tessuti lesionati, ripristinandone l’originale funzionalità”. Uno strumento che, come si può immaginare, potrà rivelarsi particolarmente utile sia in campo chirurgico che nel settore biomedicale.

Un prototipo avanzato
La tecnologia messa a punto dai ricercatori dell’Università di Bologna è oggi in una fase avanzata di prototipo, anche grazie a collaborazioni con alcuni tra i massimi esperti internazionali nel campo della tomografia a raggi-X, come Gianluca Tozzi, direttore dello Zeiss Global Centre dell’Università di Portsmouth (Regno Unito), e delle colture cellulari, e Gwendolen Reilly dell’INSIGNEO – Institute for In Silico Medicine dell’Università di Sheffield (Regno Unito).

Nei mesi scorsi, lo scaffold è stato presentato al Biovaria di Monaco di Baviera, evento internazionale che riunisce scienziati europei, professionisti del trasferimento tecnologico, investitori e rappresentanti dell’industria biofarmaceutica, ed ha riscosso molto interesse anche al World Congress of Biomechanics di Dublino…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “La protesi che rigenera tendini e legamenti lesionati. Dispositivo unico al mondo brevettato dall’UniBO”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/la-protesi-che-rigenera-tendini-e-legamenti-lesionati-dispositivo-unico-al-mondo-brevettato-dallunibo/