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Cancro, diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie – L’Italia tra i paesi dove si rischia meno di morire precocemente

Lo rivela uno studio dell’Imperial College di Londra realizzato in collaborazione con l’Oms e pubblicato su Lancet sui rischi di decesso precoce a causa delle malattie non trasmissibili, con un focus sulle quattro patologie più rilevanti (NCD4). “Le persone nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Cina hanno un rischio più elevato di morire precocemente da condizioni croniche rispetto a quelle in Italia, Francia, Corea del Sud e Australia”, scrivono i ricercatori

Le persone nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Cina hanno un rischio più elevato di morire precocemente da condizioni croniche rispetto a quelle in Italia, Francia, Corea del Sud e Australia”.

Questo il dato messo in evidenza dall’Imperial College di Londra per presentare lo studio realizzato in collaborazione con l’Oms e la NCD Alliance che offre un’analisi globale dettagliata delle morti causate dalla malattie non trasmissibile (NCD) tra le quali sono comprese patologie come il cancro, le malattie cardiovascolari, le malattie respiratorie croniche e il diabete.

La ricerca, pubblicata oggi da Lancet, rivela che una donna di 30 anni nel Regno Unito ha il 9% di possibilità di morire per quattro malattie non trasmissibili più rilevanti (le NCD4): cancro, malattie cardiovascolari (che include malattie cardiache e ictus), malattie respiratorie croniche e diabete – prima del suo 70esimo compleanno, rispetto ad una probabilità del 12% per una donna che vive negli Stati Uniti, e del 6 percento per una donna che vive in Giappone.

Nel frattempo un uomo di 30 anni che vive nel Regno Unito ha il 13% di possibilità di morire da una malattia non trasmissibile (NCD) prima dei 70 anni, contro l’11% di un uomo che vive in Svizzera, e il 18% di un uomo che vive negli Stati Uniti.

L’Italia soprattutto per quanto riguarda le donne è tra i primi posti (il settimo) della classifica per il minor rischio di decesso per una malattia cronica mentre tra gli uomini l’Italia non figura nella top ten.

L’analisi ha anche rivelato che la maggior parte delle nazioni del mondo – tra cui Regno Unito, Stati Uniti e Cina – sembra destinata a non raggiungere l’obiettivo delle Nazioni Unite (ONU) di ridurre il numero di morti premature da NCD.

Il professor Majid Ezzati, della Scuola di salute pubblica dell’Imperial, che ha diretto lo studio, ha dichiarato: “Le malattie non trasmissibili sono la causa principale di morte prematura per la maggior parte dei paesi. La povertà, la commercializzazione incontrollata di alcool e tabacco da parte delle industrie multinazionali e la debolezza dei sistemi di assistenza sanitaria stanno rendendo le malattie croniche un pericolo più grande per la salute umana rispetto ai tradizionali nemici come batteri e virus”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cancro, diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie. L’Italia, soprattutto per le donne, tra i paesi dove si rischia meno di morire precocemente. Male Usa, Regno Unito e Cina”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=65856