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Malattie rare – Linfoma follicolare, mantenimento con rituximab migliora sopravvivenza nella ‘real life’

Gli outcome di sopravvivenza dei pazienti affetti da linfoma follicolare si possono migliorare sottoponendoli a una terapia di mantenimento upfront con l’anticorpo monoclonale anti-CD20 rituximab dopo la chemioimmunoterapia di prima linea. Lo evidenziano i risultati di uno studio di popolazione pubblicato di recente su Blood Advances

In questo studio, i pazienti trattati in prima linea con rituximab in combinazione con la chemioterapia, seguiti da un mantenimento con rituximab, hanno ottenuto un miglioramento della sopravvivenza libera da progressione (PFS) e della sopravvivenza globale (OS).

“Il ruolo del mantenimento con rituximab nell’ambito della strategia standard di prima linea nei pazienti con linfoma follicolare che richiedono un trattamento è ancora dibattuto” scrivono gli autori, guidati da Charlotte Madsen, del dipartimento di ematologia dell’Università di Aarhus, in Danimarca. “Il nostro studio si aggiunge ai dati esistenti dimostrando che, in due coorti indipendenti di pazienti con linfoma follicolare, il mantenimento con rituximab ha portato a un miglioramento non solo della sopravvivenza libera da progressione, ma anche della sopravvivenza globale”.

Sebbene il linfoma follicolare possa avere un decorso clinico cronico, è ancora considerato una malattia incurabile. Alcuni pazienti che ricadono vanno incontro a una trasformazione istologica della loro malattia. L’introduzione del mantenimento con rituximab aveva già dimostrato di migliorare la PFS nei pazienti affetti da questa neoplasia, ma il suo effetto sull’OS e sulla trasformazione istologica finora non era noto.

Per arrivare alle loro conclusioni, la Madsen e i colleghi hanno analizzato due coorti indipendenti valutando l’effetto di una terapia di mantenimento con rituximab dopo la chemioimmunoterapia di prima linea.

La prima coorte comprendeva 733 pazienti danesi che avevano completato l’induzione di prima linea con la chemioterapia più rituximab, erano vivi, idonei per il mantenimento con l’anticorpo e non presentavano evidenze di trasformazione istologica. Di questi, 364 sono stati sottoposti a un consolidamento mediante una terapia di mantenimento con l’anti-CD20.

I pazienti che hanno fatto il mantenimento con rituximab erano in misura maggiore in uno stadio avanzato di malattia (90% contro 78%) e avevano in misura maggiore un punteggio elevato dell’indice FLIPI (Follicular Lymphoma International Prognostic Index) (64% contro 55%) e un’infiltrazione del midollo osseo (49% contro 40%)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Linfoma follicolare, mantenimento con rituximab migliora la sopravvivenza nella ‘real life’,” PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/linfoma-follicolare-mantenimento-con-rituximab-migliora-la-sopravvivenza-nella-real-life-27398