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Rianimazione cardiopolmonare – Nuove raccomandazioni ‘American Heart Association’ (AHA) per migliorare training

L’American Heart Association (AHA) ha rilasciato una nuova dichiarazione scientifica sull’educazione alla rianimazione cardiopolmonare (RCP) – pubblicata online su “Circulation” – in cui si raccomandando nuove strategie per affrontare le carenze negli attuali approcci di insegnamento

I metodi tradizionali, come i corsi standardizzati online o di persona, stanno fallendo perché i fornitori di cure dimostrano un «decadimento delle competenze» nel tempo, che si traducono «in una assistenza clinica subottimale e in scarsi risultati di sopravvivenza all’arresto cardiaco», scrivono gli autori.

Le nuove raccomandazioni includono la padronanza e l’apprendimento contestuale, sessioni più brevi e più frequenti, feedback e debriefing frequenti, valutazioni periodiche, sviluppo delle capacità e utilizzo di piattaforme tecnologiche innovative per favorire la memorizzazione.

«Questo focus sull’educazione è nuovo e mai intrapreso dall’AHA, ed è mirato a valutare la letteratura sull’educazione e a pensare a come possiamo migliorare e cambiare quello che stiamo facendo per avere un impatto migliore sugli outcome dei pazienti».

Lo spiega Adam Cheng, medico d’urgenza dell’Alberta Children’s Hospital, docente di Pediatria e Medicina d’Urgenza alla Cumming School of Medicine dell’Università di Calgary (Canada) e presidente della Commissione AHA per lo sviluppo delle pubblicazioni scientifiche di educazione alla rianimazione.

«L’obiettivo dell’AHA è di raddoppiare i tassi di sopravvivenza entro il 2020 e questa dichiarazione scientifica rappresenta uno sforzo per raggiungere tale obiettivo» sottolinea.

L’acquisizione di competenze di vita reale
«I fornitori di servizi di assistenza in prima linea sono stati formati per molti anni attraverso corsi di persona e tramite video e simulazione, ma ciò che sappiamo è che, malgrado i nostri migliori sforzi per formare i rianimatori, le conoscenze e le competenze acquisite durante tali corsi decadono nel tempo» ribadisce Cheng.

«Così, quando si verifica una situazione di vita reale e si è pressati nell’eseguire determinate procedure, i rianimatori continuano ad avere difficoltà nel fornire una RCP efficace secondo le linee guida e questo può influenzare la sopravvivenza del paziente» afferma…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Rianimazione cardiopolmonare, nuove raccomandazioni AHA per migliorare il training”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/rianimazione-cardiopolmonare-nuove-raccomandazioni-aha-per-migliorare-il-training-27230