Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Fibrosi polmonare – Metformina potrebbe farla regredire

Se confermata da ulteriori studi, rappresenterebbe una scoperta fondamentale per i milioni di persone affette da fibrosi polmonare. Una serie di esperimenti descritti in un lavoro pubblicato oggi su Nature Medicine suggeriscono infatti che la metformina sarebbe in grado di far regredire la fibrosi polmonare, attivando l’attività dell’AMPK

02 LUG – La metformina, oltre ad essere un caposaldo nella terapia del diabete, potrebbe rivelarsi di grande aiuto anche nel trattamento della fibrosi polmonare. A rivelare questa insolita performance del farmaco insulino-sensibilizzante è uno studio pubblicato oggi su Nature Medicine.

La fibrosi polmonare è una condizione con pochi trattamenti disponibili e per la quale non è ancora stata stabilita una causa precisa, sebbene molti progressi siano stati fatti di recente nella comprensione della patogenesi.

Può comparire a seguito di noxae le più varie: da un’infezione polmonare, alla radioterapia, alla chemioterapia, ad esempio. E quando non si riesce a rintracciare una possibile causa, la si descrive come fibrosi polmonare primitiva (IPF). L’IPF è una condizione progressiva, che può condurre a morte e che interessa circa 5 milioni di persone nel mondo.

Lo studio pubblicato su Nature Medicine è stato condotto su tessuto polmonare prelevato da paziente con IPF, su fibroblasti di polmone di topo e su un modello murino di fibrosi polmonare.
Gli autori dello studio,Jaroslaw Zmijewski e Victor Thannickal dell’Università dell’Alabama sono così riusciti a dimostrare che il trattamento con metformina induceva una regressione della fibrosi polmonare, rivelando anche i meccanismi cellulari coinvolti.

Tutto sembra girare intorno all’interruttore dell’AMPK dei miofibroblasti
La ricerca si è focalizzata in particolare sull’AMP-chinasi (AMPK), un enzima in grado di rilevare il livello energetico della cellula e che regola il metabolismo. I ricercatori sono riusciti ad evidenziare che l’attività dell’AMPK è inferiore nei miofibroblasti all’interno delle aree di tessuto polmonare umano interessate dalla fibrosi, nei pazienti con IPF.
I miofibroblasti, come parte del processo che conduce alla fibrosi, depositano nello spazio extracellulare delle fibre di collagene. Queste cellule si sono rivelate metabolicamente attive e resistenti all’apoptosi, processo noto anche come ‘morte cellulare programmata’ che ogni giorno contribuisce a rimuovere dall’organismo di un adulto oltre 50 miliardi di cellule danneggiate o vecchie.

Il ruolo della metformina come attivatore dell’AMPK
La metformina provoca un’attivazione dell’AMPK nei miofibroblasti dei polmoni di soggetti con IPF (lo stesso risultato è indotto dall’AICAR) e questo riduce l’attività fibrotica di queste cellule. Un’altra ricaduta dell’attivazione dell’AMPK è la produzione di nuovi mitocondri a livello dei miofibroblasti e questo normalizza la sensibilità della cellula all’apoptosi…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Fibrosi polmonare: la metformina potrebbe farla regredire”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=63458