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Tumore esofageo – Chemioprevenzione con esomeprazolo e aspirina ne riduce rischio?

La combinazione di esomeprazolo e aspirina può ridurre moderatamente il rischio di displasia di grado elevato o tumore esofageo nei pazienti con esofago di Barrett, se assunta per almeno 7 anni, in base ai risultati di studio di fase III presentati al convegno annuale dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO), a Chicago

Lo studio ASPECT ha dimostrato, inoltre, che la combinazione dei farmaci ritarda la mortalità per tutte le cause.

L’uso di esomeprazolo, un inibitore di pompa protonica (PPI), ad alte dosi (40 mg due volte al giorno) in combinazione con aspirina a basso dosaggio è risultato il più efficace di 4 strategie di chemioprevenzione con PPI e aspirina nello studio iniziato quasi 20 anni fa.

I ricercatori hanno osservato che l’esomeprazolo ad alte dosi portato a un miglioramento statisticamente significativo rispetto all’esomeprazolo a dose standard (20 mg una volta al giorno) per l’endpoint primario combinato costituito dal tempo alla morte per qualsiasi causa, diagnosi di cancro esofageo o diagnosi di displasia di grado elevato, con un follow-up mediano di 8,9 anni (P = 0,0459). Esomeprazolo ad alte dosi più aspirina ha dimostrato la massima efficacia rispetto a esomeprazolo a dose standard in monoterapia. L’aspirina ha mostrato un beneficio solo quando gli investigatori hanno stratificato i pazienti per l’uso precedente di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS).

L’hazard ratio a favore dell’uso dei PPI era pari a 0,80 (P = 0,037), ha spiegato l’autore principale dello studio Janusz Jankowski, discutendo i risultati durante una conferenza stampa. L’esperto ha  aggiunto che l’effetto assoluto era modesto perché questi eventi sono relativamente rari.

“Il numero di pazienti necessario per ottenere un effetto, ovvero una riduzione in uno qualsiasi degli endpoint, era 1 su 34 con il PPI. Per l’aspirina, era 1 su 43″, ha sottolineato Janusz.

L’esofago di Barrett si sviluppa quando la malattia da reflusso gastroesofageo danneggia la mucosa esofagea squamosa e le cellule colonnari sostituiscono quelle squamose durante il processo di guarigione. La condizione colpisce circa il 2% degli adulti nei paesi occidentali, ma è responsabile per l’80 -90% dei tumori all’esofago…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Chemioprevenzione con esomeprazolo e aspirina riduce il rischio di tumore esofageo? #ASCO2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/chemioprevenzione-con-esomeprazolo-e-aspirina-riduce-il-rischio-di-tumore-esofageo-asco2018-27011