Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Cardiochirurgia – ‘Patient Blood Management’, Meno trasfusioni per migliorare outcome e ridurre costi

Ottimizzare la gestione del sangue prima e dopol’intervento è alla base del Patient Blood Management, una strategia approvata dall’Oms e recepita dall’Italia da qualche anno. La sfida è farla entrare appieno come percorso strutturato nelle s aziende sanitarie.A Padova un incontro per parlare delle ultime novità

Migliorare gli outcome clinici, prevenire la trasfusione evitabile e ridurre i costi di gestione, in particolare quando si parla di interventi di cardiochirurgia. Sono questi gli obiettivi al centro di “Bsave”, un progetto formativo di approfondimento e aggiornamento scientifico sul Patient Blood Management e sulle più moderne tecnologie di controllo del sanguinamento in fase operatoria e post operatoria. L’evento si è svolto a Padova il 4 e 5 giugno ed è stato organizzato dalla Business Unit Advanced Surgery di Baxter in partnership con la Società italiana di cardiochirurgia (Sicch).

“In questi anni si è visto che il sangue, se trasfuso in grandi quantità durante interventi di cardiochirurgia, può essere dannoso per il paziente”, ha spiegato Francesco Musumeci, presidente Sicch. Ottimizzare le condizioni del paziente prima dell’intervento, utilizzare agenti emostatici nella fase intraoperatoria e gestire il paziente nel post operatorio, riducendo complicanze e degenza ospedaliera e assicurando livelli di sopravvivenza più alti. Sono questi i tre pilastri del Patient Blood Management (Pbm), strategia approvata con una risoluzione dall’Oms nel 2010 che vuole predisporre “metodi e strumenti innovativi e più efficaci per garantire l’appropriatezza della gestione, organizzativa e clinica, della risorsa sangue”. Una direttiva portata avanti, anche in Italia, dal Centro Nazionale Sangue (Istituto Superiore di Sanità) con la campagna di informazione e comunicazione “Only One: una trasfusione, una decisione clinica indipendente”.

Patient Blood Management
Gli interventi di cardiochirurgia in Italia utilizzano per trasfusioni tra il 10 e il 15% del plasma nazionale. Il tasso di sanguinamento dei pazienti durante un intervento di cardiochirurgia è di circa il 20%. Da alcuni studi statunitensi ed europei, si stima che la spesa di un ospedale, legata alle trasfusioni per i pazienti chirurgici, oscilli tra i 2 e i 7 milioni di euro…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Cardiochirurgia. Meno trasfusioni per migliorare outcome e ridurre costi”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=62538