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Dispositivi cardiaci impiantabili – Rischio di infezione non diminuisce con antibioticoterapia anche se molto aggressiva

Uno studio randomizzato – denominato PADIT e i cui risultati sono stati presentati a Boston durante le sessioni scientifiche 2018 della Heart Rhythm Society (HRS) – condotto su circa 20.000 pazienti non ha mostrato un vantaggio nel somministrare una serie “incrementale” di diversi antibiotici nei pazienti che hanno ottenuto un dispositivo impiantabile cardiaco elettronico (CIED) rispetto a un approccio più convenzionale con antibiotico singolo, monodose

La percentuale di ospedalizzazione a un anno a causa di un’infezione correlata al dispositivo è diminuita, ma non significativamente, come dopo il regime profilattico incrementale. Con solo 177 di questi eventi condivisi tra i gruppi, il tasso globale non ha raggiunto nemmeno l’1% nell’analisi dei pazienti trattati solo nei centri in Canada.

Quanto era atteso era circa il 40% al di sotto al momento della progettazione e probabilmente è il motivo per cui il regime incrementale non ha funzionato meglio dell’approccio standard, ha affermato Andrew D. Krahn, della University of British Columbia di Vancouver (Canada), presentando i dati del PADIT (Prevention of Arrhythmia Device Infection Trial).

Anche se un’ampia analisi di sottogruppi non ha mostrato un beneficio preferenziale in alcuni tipo di pazienti, l’effetto dell’approccio incrementale sembrava coerente nel suggerire un rischio ridotto di ospedalizzazione per infezione, ha detto Krahn.

Che cosa dicono le linee guida
Le linee guida richiedono una singola dose di cefazolina prima dell’impianto di CIED, basata più sul giudizio di esperti che su una solida base di prove. E questo antibiotico non è protettivo «fino al 30%» di organismi che causano infezioni correlate al CIED, ha osservato Krahn…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dispositivi cardiaci impiantabili, rischio di infezione non diminuito da antibioticoterapia più aggressiva”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/dispositivi-cardiaci-impiantabili-rischio-di-infezione-non-diminuito-da-antibioticoterapia-pi-aggressiva-26954