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Infarto Stemi – Agonisti aldosterone riducono mortalità

Una review condotta negli Usa su oltre 2 mila pazienti ha evidenziato l’efficacia dei farmaci antagonisti dell’aldosterone nel ridurre la mortalità dopo infarto con sopraslivellamento del tratto St (Stemi). La review è stata pubblicata da Jama Internal Medicine

(Reuters Health) – I farmaci antagonisti dell’aldosterone riducono la mortalità dopo infarto con sopraslivellamento del tratto St (Stemi), anche nei pazienti che non soffrono di insufficienza cardiaca. A evidenziarlo è una reviewcoordinata da Kalgi Modi, del Louisiana State University Health Sciences Center di Shereveport, e pubblicata da Jama Internal Medicine. I ricercatori, in particolare, hanno preso in considerazione 10 studi clinici su antagonisti dell’aldosterone in pazienti con Stemi senza insufficienza cardiaca o con frazione di eiezione del ventricolo sinistro (Lvef) inferiore al 40%, inclusi 2.093 pazienti in terapia con antagonisti dell’aldosterone e 2.054 controlli.

I risultati
Dai risultati è emerso che il trattamento con antagonisti dell’aldosterone ha portato a una significativa riduzione del 38% della probabilità di morte, scesa dal 3,9% al 2,4%. Mentre tra il gruppo trattato con gli antagonisti dell’aldosterone e il gruppo di controllo non ci sarebbero state differenze nei tassi di infarto del miocardio, insufficienza cardiaca congestizia o aritmia ventricolare. Infine, il trattamento con agonisti dell’aldosterone ha prodotto un significativo aumento della Lvef, un piccolo aumento dei livelli di potassio nel siero e nessuna variazione nei livelli di creatinina sierica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Infarto Stemi. Agonisti dell’aldosterone riducono mortalità”, Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=62178