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Epatite C – Regimi a base di sofosbuvir consentono eliminazione virale e regressione malattia

Ha cambiato la storia della cura dell’epatite C. Rimane un farmaco chiave di molte associazioni. Nuovi dati ci dicono che può agire anche sulla malattia epatica. Parliamo del sofosbuvir un antivirale ad azione diretta che inibisce l’enzima RNA polimerasi RNA-dipendente(NS5B), essenziale per la replicazione del virus dell’epatite C (HCV). La grande rivoluzione introdotta da questa molecola è stato l’agire direttamente contro il virus, bloccandone il processo di replicazione

Uno studio di grandi dimensioni, i cui risultati preliminari sono stati presentati al 53^ International Liver Meeting di Parigi, ha evidenziato che pazienti trattati con terapie a base sofosbuvir oltre a eliminare il virus determinano miglioramenti della malattia epatica, come diminuzione di classe CHILD-PUGH e riduzione della rigidità epatica (stiffness). Dalla stessa analisi si evince anche una diminuzione significativa nella percentuale di epatocarcinomi.

“Lo studio raccoglie 1245 pazienti trattati con terapie a base di sofosbuvir di cui 1115 sono tuttora in trattamento e solo una piccola percentuale ha discontinuato la terapia (10%); l’obiettivo è quello di fornire informazioni sugli outcome a lungo termine” ha sottolineato la dr.ssa Alessandra Mangia Responsabile Unità Dipartimentale di Epatolgia, IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza tra gli autori dello studio, ai microfoni di PharmaStar.

Nel nostro Paese il sofosbuvir è stato approvato nel dicembre 2014 e poco prima a livello europeo e americano; in 3 anni e mezzo sono cambiate molte cose nel trattamento di questa infezione, sono stati approvati altri antivirali ad azione diretta (DAA) e man mano sono stati ridotti i tempi di trattamento. Questi DAA, soprattutto in combinazione, permettono l’eliminazione del virus anche in pazienti con genotipi storicamente ritenuti difficili da trattare come il genotipo 3, in pazienti con comorbidità come malattia renale o HIV e in pazienti con fibrosi avanzata e cirrosi.

“Gilead ha cominciato a lavorare sul tema epatite C nel cercare trattamenti sicuri ed efficaci diversi anni fa ed è sempre stata impegnata nel cercare molecole efficaci nell’inibire il virus. La storia di successo di Gilead è una storia di persistenza, di continua ricerca di esperti virologi che hanno sempre cercato nuovi target e terapie orali, che potessero evitare il ricorso all’interferone, sicure e semplici da utilizzare” ha precisato la dr.ssa Diana Brainard vice president della ricerca clinica sulle malattie epatiche di Gilead Sciences…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Regimi a base di sofosbuvir, eliminazione virale e regressione della malattia epatica. #EASL2018”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/regimi-a-base-di-sofosbuvir-eliminazione-virale-e-regressione-della-malattia-epatica-easl2018–26723