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Carcinoma polmonare e renale – antibiotici potrebbero ridurre efficacia immunoterapia

L’uso di antibiotici potrebbe essere associato a una riduzione dell’efficacia degli inibitori dei checkpoint immunitari nei pazienti con carcinoma a cellule renali o carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato. A suggerirlo sono i risultati di uno studio osservazionale appena pubblicato su Annals of Oncology

Nello studio, i pazienti che erano stati trattati con antibiotici entro 30 giorni dall’inizio dell’immunoterapia hanno mostrato una sopravvivenza libera da progressione (PFS) e una sopravvivenza globale (OS) inferiori rispetto ai pazienti non sottoposti al trattamento antibiotico.

“Questi risultati confermano che la disbiosi associata agli antibiotici potrebbe essere deleteria nei pazienti trattati con inibitori dei checkpoint immunitari e suggeriscono che un microbiota intestinale intatto è necessario per mobilizzare il sistema immunitario indipendentemente dal sito del tumore” scrivono gli autori, guidati da Lisa Derosa, una ricercatrice italiana che lavoro al Gustave Roussy Cancer Campus di Villejuif, in Francia.

” Sono già in corso sforzi per migliorare la gestione degli antibiotici e per prevenire la comparsa di organismi multiresistenti, che possono essere particolarmente pericolosi per i malati di cancro. I dati contenuti in questo lavoro potrebbero aggiungere un ulteriore incentivo a evitare terapie antibiotiche non necessarie”.

Utilizzando di dati di due centri accademici, la Derosa e colleghi hanno confrontato gli outcome di pazienti con carcinoma a cellule renali o carcinoma polmonare non a piccole cellule avanzato che erano stati trattati con antibiotici entro 30 giorni dall’inizio dell’immunoterapia con gli outcome di coloro che non avevano fatto la terapia antibiotica.

I pazienti trattati con antibiotici erano il 13% dei 121 con carcinoma a cellule renali e il 20% dei 239 con carcinoma polmonare non a piccole cellule. Gli antibiotici di uso più frequente erano i beta-lattamici o i chinoloni, utilizzati per trattare polmoniti o infezioni delle vie urinarie.

Tra i pazienti con carcinoma a cellule renali, l’assunzione di antibiotici è risultata associata a un rischio significativamente maggiore di progressione della malattia (75% contro 22%; P < 0,01), una PFS significativamente più breve (mediana 1,9 mesi contro 7,4 mesi; HR 3,1; IC al 95% 1,4-6,9; P < 0,01) e a un’OS anche essa significativamente inferiore (mediana 17,3 mesi contro 30,6 mesi; HR 3,5; IC al 95% 1,4-6,9; P < 0,01) rispetto a non averli assunti…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Immunoterapia, gli antibiotici potrebbero ridurne l’efficacia nel ca polmonare e renale”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/immunoterapia-gli-antibiotici-potrebbero-ridurne-lefficacia-nel-ca-polmonare-e-renale–26679