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Malattie rare – Colangite sclerosante primitiva, trattamento con statine associato a riduzione notevole morbilità e mortalità

Il trattamento con statine è associato a una riduzione notevole del rischio di mortalità legata a qualsiasi causa, trapianto di fegato, cancro al fegato e sanguinamento da varici nei pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva. A suggerirlo è un ampio studio basato su un registro e condotto in Svezia, appena presentato al The International Liver Congress™ 2018, il convegno annuale della European Association for the Study of Liver (EASL), a Parigi

Lo studio, nel quale sono state esaminate le cartelle cliniche di quasi 3000 pazienti ai quali era stata diagnosticata una colangite sclerosante primitiva tra il 2005 e il 2016, ha anche messo in luce una riduzione del rischio di questi outcome nei pazienti trattati con azatioprina, ma non in quelli trattati con acido ursodesossicolico (UDCA).

La colangite sclerosante primitiva è una malattia epatobiliare cronica strettamente correlata alla malattia infiammatoria intestinale. “In Svezia, quest’associazione è molto stretta e oltre l’80% dei pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva ha anche una malattia infiammatoria intestinale” ha spiegato in conferenza stampa l’autrice principale della ricerca, Annika Bergquist, del Karolinska Institutet di Stoccolma.

“La malattia è progressiva e attualmente non esistono trattamenti che possono fermarne la progressione verso la cirrosi, lo sviluppo di insufficienza epatica e, in ultima analisi, la necessità di trapianto. Inoltre, i pazienti che ne sono affetti sono a rischio aumentato di colangiocarcinoma” ha aggiunto la ricercatrice.
Vi sono evidenze crescenti che le statine abbiano un effetto benefico nei pazienti con malattie epatiche ed epatobiliari. In particolare, ha ricordato la Bergquist, “di recente l’uso di statine è risultato associato a un miglioramento della prognosi a una riduzione della mortalità in pazienti con cirrosi e un ampio studi di ricercatori di Taiwan mostra che quest’effetto potrebbe essere dose-dipendente”

Oltre a ridurre il colesterolo, infatti, le statine agiscono in modo benefico attraverso diversi meccanismi pleiotropici sull’infiammazione, la fibrosi, la funzione endoteliale, la trombosi e la coagulazione, migliorando potenzialmente l’epatopatia cronica, e sono risultate associate a effetti benefici sui marcatori della colestasi in pazienti con malattia epatobiliare.

Valutato l’impatto di diversi farmaci
Nello studio presentato a Parigi, vincitore di diversi premi, la Bergquist e i colleghi hanno voluto valutare l’impatto dell’esposizione a diversi farmaci, tra cui in primo luogo le statine, ma anche UDCA, aminosalicilati, antibiotici, azatioprina e corticosteroidi su vari outcome clinici in pazienti affetti da colangite sclerosante primitiva…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Colangite sclerosante primitiva, statine associate a riduzione di morbilità e mortalità”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/colangite-sclerosante-primitiva-statine-associate-a-riduzione-di-morbilit-e-mortalit–26602