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Sclerosi multipla recidivante – Nuove conferme per ocrelizumab (Smr)

In occasione del Convegno annuale dell’American Academy of Neurology, Roche ha presentato nuovi e corposi dati sull’efficacia e la sicurezza di ocrelizumab nel trattamento della sclerosi multipla recidivante

Roche, in occasione del 70° convegno annuale dell’Accademia Americana di Neurologia (AAN), che si tiene dal 21 al 27 aprile a Los Angeles, ha presentato nuovi dati su ocrelizumab. I dati mostrano l’efficacia di ocrelizumab nella sclerosi multipla recidivante (SMR) in base a diversi parametri relativi all’attività di malattia sottostante e alla progressione della disabilità, tra cui risonanza magnetica (RM), funzione cognitiva e biomarcatori di infiammazione e neurodegenerazione presenti nel liquido cefalorachidiano. I nuovi dati di sicurezza restano coerenti con il profilo beneficio-rischio favorevole di ocrelizumab, sia nella SMR sia nella sclerosi multipla primariamente progressiva (SMPP).

I dati. Come mostrato in una presentazione orale, nella quale sono stati presentati i dati relativi all’attività cerebrale alla RM misurata nel periodo randomizzato e nella fase di estensione in aperto (OLE) degli studi di fase III, i benefici apportati da ocrelizumab nella riduzione dell’attività di malattia sottostante la SMR si sono protratti per quattro anni di trattamento continuativo. I pazienti che hanno proseguito la terapia con ocrelizumab hanno mantenuto un basso numero di lesioni in T1 captanti gadolinio (T1 Gd+) [0,017−0,00 lesioni T1 Gd+ per scansione] e di lesioni in T2 nuove e/o in espansione (T2 N/E) [0,052−0,072 lesioni T2 N/E per scansione] fino al secondo anno della fase OLE. I pazienti che sono passati dal trattamento con interferone beta-1a a ocrelizumab all’inizio del periodo OLE hanno evidenziato una soppressione completa delle lesioni T1 Gd+ per scansione al primo e al secondo anno (0,48−0,00 lesioni T1 Gd+ per scansione), nonché una riduzione delle lesioni T2 N/E per scansione pari all’85% e al 96% rispettivamente al primo e al secondo anno (2,16−0,33 e 0,08 lesioni T2 N/E per scansione)…”

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Fonte: “Roche. Nuove conferme per ocrelizumab (Smr)”, Quotidiano sanità