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Carcinoma mammario – Risposta a palpociclib prevedibile con biopsia liquida

La biopsia liquida, un semplice esame del sangue che permette di rilevare cambiamenti precoci dei livelli di DNA tumorale circolante (ctDNA), potrebbe dare un’indicazione più precoce del fatto che pazienti con carcinoma mammario positivo per i recettori ormonali (HR+) ed HER2 negativo (HER2-) rispondano all’inibitore delle cicline chinasi-dipendenti 4 e 6 (CDK4/6) palpociclib oppure no

A suggerirlo sono i risultati di uno studio pubblicato di recente sulla rivista Nature Communications, opera di ricercatori dell’’Institute of Cancer Research e del Royal Marsden NHS Foundation Trust di Londra.

Secondo gli autori, con questo test si potrebbe rilevare una risposta al farmaco entro 2 o 3 settimane dall’inizio della terapia con palbociclib. Al momento, le donne devono attendere da 2 a 3 mesi per sapere se funziona oppure no.

Gli inibitori delle CDK4/6 hanno dimostrato di migliorare in modo sostanziale la sopravvivenza libera da progressione (PFS) nelle donne con un tumore al seno avanzato HR+, tuttavia non ci sono ad oggi biomarcatori predittivi della risposta a questi farmaci.

Variazioni precoci dei livelli di ctDNA potrebbero fornire una previsione precoce della risposta, spiegano gli autori nell’introduzione, ma non si sa ancora quale sia l’impatto dell’eterogeneità tumorale.
Nel loro studio, i ricercatori inglesi hanno utilizzato campioni di plasma prelevati da pazienti che avevano partecipato allo studio di fase III PALOMA-3, nel quale l’aggiunta di palbociclib a fulvestrant ha mostrato di prolungare più del doppio la PFS in pazienti pretrattate con carcinoma mammario HER2-.

Nella nuova analisi, la variazione relativa del livello di ctDNA del gene PIK3CA dopo 15 giorni di trattamento è risultata un forte fattore predittivo di PFS (HR 3,94; log-rank P = 0,0013).
“Il nostro studio ha mostrato che un esame del sangue in cui si misura il DNA tumorale circolante nelle prime 2 settimane di trattamento ha indicato che il farmaco poteva essere efficace” ha affermato l’autore senior del lavoro, Nicholas Turner, professore di oncologia molecolare presso l’Institute of Cancer Research, in una nota.

“Avere un’indicazione precoce di quanto sia probabile che un trattamento funzioni potrebbe consentirci di adattare il trattamento, proponendo ad alcune pazienti un farmaco alternativo che è più probabile sia loro di beneficio” ha aggiunto Turner…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Ca al seno, risposta a palpociclib prevedibile con la biopsia liquida”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/ca-al-seno-risposta-a-palpociclib-prevedibile-con-la-biopsia-liquida-26585