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Ipertensione – Quanto dev’essere ridotto il consumo di sale negli ipertesi?

C’è un consenso quasi universale sul fatto che un eccessivo intake di sodio nella dieta è un fatto negativa per la salute, ma qui finisce l’accordo, in quanto numerose organizzazioni e società scientifiche assumono posizione diverse su quanto debba essere basso il consumo di sale nei pazienti ipertesi. Due esperti si sono confrontati sul ‘pomo della discordia’ a Orlando (USA), nel corso dell’American College of Cardiology (ACC) 2018 Scientific Session

Da una parte Robert Eckel, dell’University of Colorado Hospital di Aurora, ha sostenuto che la quantità ottimale di sodio per la gestione dell’ipertensione è inferiore a 2.300 mg/die (1), dall’altra Martin O’Donnell, della National University of Ireland di Galway, ha affermato di ritenere che un tale obiettivo non solo è irraggiungibile, ma destinato a deludere le aspettative (2).

Un unico obiettivo, due prospettive diverse per raggiungerlo
«Anche se fosse un obiettivo pratico, non è necessario» ha detto O’Donnell. «Andando in questa direzione ci avviamo al fallimento e, aspetto ancora più importante, stiamo preparando ai nostri pazienti una via che porta al fallimento».

Al contrario, O’Donnell ha sostenuto che i medici devono concentrarsi su quel 20% della popolazione che ancora consuma elevate quantità di sodio, come quelle che superano i 5.000 mg/die. L’obiettivo dovrebbe essere quello di raggiungere un obiettivo di consumo di sodio “moderato” per tutta la popolazione, piuttosto che mirare a far sì che i singoli pazienti aderiscano a un valore soglia non realistico, poiché ciò avrà il massimo impatto sulla salute della popolazione.

Eckel ha riconosciuto che qualsiasi intervento sullo stile di vita studiato longitudinalmente è un compito scoraggiante, data la tendenza delle persone a sospendere la terapia. «Ma io tratto un paziente alla volta e tutte le linee guida dicono di limitare il sodio nella dieta» ha aggiunto. «Quindi direi che, trattando un paziente alla volta, la restrizione del sale abbassa la pressione arteriosa».

La versione di Eckel
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) attualmente raccomanda che i singoli individui consumino meno di 2000 mg di sodio al giorno. L’American Heart Association (AHA) invece traccia in qualche modo una linea un po’ rigorosa, sostenendo che un target ideale per il sodio è di 1.500 mg/die, anche se ‘concedono un permesso’ giornaliero massimo inferiore a 2.300 mg/die.

Eckel, che ha co-presieduto le linee guida ACC/AHA 2013 sullo stile di vita per la riduzione delle malattie cardiovascolari, ha sostenuto che pazienti avvisati di abbassare i livelli di pressione arteriosa dovrebbero aderire alla dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) o alla dieta AHA o al modello alimentare USDA (United States Department of Agriculture) e di non consumare più di 2.300 mg di sodio al giorno. Ridurre il sodio a 1.500 mg/die, che può essere ottenuto con la dieta DASH a basso contenuto di sodio, è ancora più desiderabile dati i suoi effetti benefici sulla pressione arteriosa…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Quanto dev’essere ridotto il consumo di sale negli ipertesi? Confronto/scontro tra due esperti all’ACC.18”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/quanto-devessere-ridotto-il-consumo-di-sale-negli-ipertesi-confronto-scontro-tra-due-esperti-allacc18-26438