Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Sclerosi multipla secondariamente progressiva (SPMS) – natalizumab riduce progressione disabilità arti superiori

Sono stati pubblicati online su “Lancet Neurology” i risultati del trial di fase 3 ASCEND, condotto per valutare gli effetti di natalizumab sulla progressione della malattia nei pazienti con sclerosi multipla (SM) secondariamente progressiva (SPMS). Sebbene l’anticorpo monoclonale non abbia ridotto la progressione della disabilità valutata secondo tre diverse componenti (endpoint primario), natalizumab ha però rallentato la progressione della malattia sulla componente relativa agli arti superiori

«Sebbene siano disponibili diversi trattamenti modificanti la malattia (DMARD) per la SM recidivante, gli effetti del trattamento sono stati più modesti nella SM progressiva e sono stati osservati in particolare nei sottogruppi recidivanti o in quelli con attività lesionale all’imaging» premettono gli autori, guidati da Raju Kapoor, del National Hospital for Neurology and Neurosurgery, University College London Hospitals NHS Foundation Trust di Londra (UK).

«Natalizumab, un anticorpo monoclonale umanizzato ricombinante contro l’integrina alfa-4 (very late antigen-4), è altamente efficace nella SM recidivante-remittente (RRMS) e sembra sopprimere l’infiammazione intratecale» ricordano. In particolare, «inibisce la trasmigrazione dei leucociti attraverso la barriera emato-encefalica, interferisce con il reclutamento delle cellule infiammatorie mediato dalle chemochine nel sistema nervoso centrale (SNC) e interrompe la produzione di molecole necessarie per sostenere l’infiammazione intratecale».

«I risultati dei primi studi di fase sulla SM progressiva mostrano che il trattamento con natalizumab sopprime i marcatori liquorali di infiammazione e neurodegenerazione, comprese le concentrazioni di osteopontina e la chemochina CXCL delle cellule B e suggeriscono che il trattamento migliori anche la deambulazione e la funzione degli arti superiori» specificano Kapoor e colleghi.

Sulla base di queste considerazioni, gli autori hanno voluto indagare se il trattamento con natalizumab di pazienti con SPMS fosse sicuro e rallentasse l’accumulo di disabilità ovvero la progressione della malattia, in modo indipendente rispetto alle recidive.

Il disegno di ASCEND
ASCEND è uno studio di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo (parte 1) con un’estensione facoltativa in aperto di 2 anni (parte 2).
I pazienti arruolati, di età compresa tra 18 e 58 anni, erano naive a natalizumab e presentavano SPMS da almeno 2 anni, progressione della disabilità non correlata a recidive nell’anno precedente e punteggi EDSS (Expanded Disability Status Scale) compresi fra 3, 0 e 6,5…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM secondariamente progressiva, natalizumab riduce la progressione della disabilità agli arti superiori”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-secondariamente-progressiva-natalizumab-riduce-la-progressione-della-disabilit-agli-arti-superiori-26359