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Sostituzione valvolare aortica transcatetere o chirurgica – Parità nel follow-up a 5 anni

A un follow-up di 5 anni, non ci sono differenze in termini di mortalità per tutte le cause, ictus, infarto miocardico (IM) o tutti questi endpoint combinati nei pazienti anziani a basso rischio operatorio trattati con sostituzione transcatetere (TAVI) o chirurgica (SAVI) della valvola aortica. Lo dimostrano i risultati dello studio NOTION, presentati a Orlando (USA), nel corso dell’American College of Cardiology 2018 Scientific Session (ACC.18)

Come negli aggiornamenti degli anni precedenti, i pazienti trattati con TAVI avevano un rigurgito protesico più moderato rispetto a quello riscontrato nel gruppo SAVI, ha detto H. Gustav Horsted Thyregod, dell’Ospedale Universitario di Copenhagen (Danimarca), che ha esposto i dati all’ACC.18.
Inoltre l’impianto di un pacemaker, che era significativamente più comune nei pazienti trattati con TAVI, era associato nel corso del tempo a un aumento della mortalità.

Nello studio NOTION arruolati pazienti di età pari o superiore a 70 anni
Nel trial NOTION è stata arruolata una popolazione di tutti i nuovi ricoverati, che soddisfacessero i seguenti criteri: un’età pari o superiore a 70 anni, una stenosi aortica grave e un’aspettativa di vita di 1 anno o più. Tra i 280 pazienti arruolati e randomizzati, i punteggi di rischio operatorio in cardiochirurgia STS (Society of Thorac Surgeons) erano in media pari a 3 in entrambi i gruppi, con oltre l’80% dei casi inferiori a 4.

A 5 anni, l’endpoint primario di mortalità per tutte le cause, ictus o IM era del 39,2% tra i pazienti trattati con TAVI e del 35,8% nei pazienti trattati con SAVI, una differenza non significativa. In ogni analisi che si è focalizzata solo in soggetti con punteggio STS inferiore del 4%, ancora una volta non vi erano differenze significative tra i due gruppi.

La mortalità per tutte le cause era identica tra i gruppi, attestandosi al 27,7% – il tasso più basso mai registrato per uno studio TAVI a 5 anni, ha fatto notare Thyregod. L’ictus era numericamente più alto tra i pazienti trattati con TAVI rispetto a SAVR (10,5% e 8,2%, rispettivamente), mentre i tassi di IM erano quasi identici, nell’ordine pari a 8,6% e 8,7%.

Dove sono emerse le differenze era nei tassi di rigurgito valvolare aortico, che nello studio NOTION è stato costantemente e statisticamente più comune tra i pazienti trattati con TAVI per ogni anno successivo alla procedura chirurgica, rimanendo marcato a 5 anni…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Sostituzione valvolare aortica transcatetere o chirurgica, sostanziale parità nel follow-up a 5 anni”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/sostituzione-valvolare-aortica-transcatetere-o-chirurgica-sostanziale-parit-nel-follow-up-a-5-anni-26300