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LES sistemico – E’ tempo di riconsiderare trattamento con rituximab?

Il trattamento con rituximab sembra essere associato a benefici nei pazienti con LES sistemico refrattario agli altri trattamenti: lo dimostrano i dati real-world provenienti dal registro britannico sull’impiego di farmaci biologici nel lupus (BILAG= the British Isles Lupus Assessment Group), recentemente pubblicati sulla rivista Rheumatology, che sembrano rivalutare il ruolo di questo farmaco nel lupus, dopo alcuni risultati pregressi non proprio incoraggianti

Razionale dello studio
“Le cellule B giocano un ruolo cruciale nella patogenesi del LES – ricordano gli autori nell’introduzione allo studio – e, ad oggi, le terapie che hanno come target specifico le cellule B si sono rivelate molto promettenti”.

Il rituximab (RTX) è un anticorpo monoclonale anti-CD20, responsabile della deplezione delle cellule B: “Se alcune casistiche e alcuni studi in aperto hanno effettivamente documentato un efficacia di questo farmaco nel LES – continuano i ricercatori – due trial randomizzati, invece, lo studio LUNAR (Lupus Nephritis Assessment with Rituximab) and lo studio EXPLORER (Exploratory Phase II/III SLE Evaluation of Rituximab) – sono stati deludenti in quanto in entrambi i casi non è stato centrato l’endpoint primario.

D’altro canto, però, va anche ricordato che gli studi clinici randomizzati sono limitati dal fatto di escludere molti pazienti con malattia refrattaria ai trattamenti disponibili o affetti da comorbilità, nonché per l’essere caratterizzati da periodi di follow-up di durata decisamente inferiore a quelli necessari nella pratica clinica.

Ecco perchè, continuano i ricercatori, possono essere di aiuto gli studi di registro che sono in grado di aggirare i limiti sopra menzionati, includendo popolazioni di pazienti eterogenee ed utilizzando strategie di trattamento differenti.

Il registro BILAG sull’impiego di farmaci biologici nel LES è stato messo a punto nel 2010 nel Regno Unito proprio allo scopo di fornire dati a lungo termine sulle ospedalizzazioni associate ad infezioni e sull’efficacia dei farmaci biologici utilizzati nel LES.

L’obiettivo di questo studio, pertanto, è stato di descrivere le caratteristiche al basale dei pazienti con LES necessitanti di farmaci biologici nel Regno Unito e di valutare sia l’efficacia a breve termine che i tassi di infezione associati con l’impiego di RTX.

Disegno dello studio
Le risposte al trattamento sono state valutate in base all’indice BILAG, che valuta l’attività di malattia in vari organi e apparati (rene, apparato muscoloscheletrico, sistema immunitario-ematologico). Per ciascuno dei sistemi riportati, un punteggio A è indice di attività di malattia elevata e di necessità di ricorrere a terapia con steroidi a dosaggio elevato e/o a farmaci citotossici, mentre un punteggio B è indice di attività di malattia moderata, gestibile con steroidi a dosaggio ridotto, farmaci anti-malarici o FANS…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Lupus, è tempo di riconsiderare il trattamento con rituximab?”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/lupus-tempo-di-riconsiderare-il-trattamento-con-rituximab-26247