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Integratori alimentari – Da esperti dubbi su efficacia e sicurezza

Il mercato ne propone all’incirca 90mila tipi diversi per un fatturato di oltre 30 miliardi negli Usa e 3 miliardi in Italia. Sono in vendita senza obbligo di ricetta e senza obbligo di dimostrare la propria efficacia e sicurezza, ma abbiamo davvero bisogno degli integratori alimentari? Il Gruppo di Lavoro “Salute e qualità della vita” della Fisv, con la Sif e altre 5 società scientifiche italiane ha realizzato un compendio degli studi che fanno il punto sulla problematica

Alla fine anche il Journal of the American Medical Society (JAMA) ha preso posizione sulla proliferazione degli integratori alimentari. “Queste specialità sono in vendita senza alcun obbligo di ricetta medica e senza obbligo di dimostrare la propria validità o sicurezza (ma solo quella di una applicazione corretta delle Good Manufacturing Practice, cioè le pratiche per garantire l’assenza di contaminanti viventi, come virus e batteri o sostanze tossiche come metalli pesanti e impurezze chimiche). E ce ne sono molte secondo JAMA: si stima 90mila prodotti per oltre 30 miliardi di dollari di fatturato solo negli Usa e 3 in Italia. Ma quanto sono sicuri ed efficaci gli integratori? Quale uso ne fa il consumatore?”.

Una riflessione su questa problematica l’ha redatta il Gruppo di Lavoro Salute e qualità della vita della Federazione Italiana Scienze della Vita (Fisv), di cui fanno parte anche Società Italiana di Farmacologia (Sif), Associazione Antropologica Italiana (Aai), Società Italiana di Chimica Agraria (Sica), Società Italiana di Mutagenesi Ambientale (Sima), Società Italiana di Microbiologia Generale e Biotecnologie Microbiche (Simgbm) e Società Italiana di Patologia Vegetale (Sipav).

Rapporti di analisi del loro consumo accentuano la popolarità di queste preparazioni e pongono interrogativi sul loro impiego, sui presunti benefici e sui rischi per la salute di un uso esagerato e/o inappropriato. Tra i molti studi in questo campo una ricerca di Nutrition Journal ha già messo in evidenza come molto spesso siano i medici stessi a fare uso degli integratori e, conseguentemente, a suggerirli ai loro pazienti per il controllo dello stato di salute. Proprio questa ricerca mette in evidenza che, nella maggior parte dei casi, l’utilizzo di integratori alimentari riguarda problemi di supporto alla matrice ossea (58%), ma anche necessità che riguardano il mantenimento dello stato generale di salute (53%) o, addirittura, la necessità di complementare lo scarso apporto di nutrienti del cibo (42%).

Un altro studio più recente ha completato il quadro sui consumatori di integratori alimentari. Questi, nella maggior parte dei casi, riconoscono nelle preparazioni multivitaminiche e in altri supplementi la capacità di colmare il gap di nutrienti anche se non viene loro riconosciuto il ruolo di sostituire i nutrienti del cibo sano. Naturalmente questo tranquillizza coloro i quali sono interessati a promuovere i prodotti, inclusi i medici prescrittori, che si sentono più a loro agio nel raccomandare la supplementazione dietetica come mezzo di miglioramento dell’apporto di nutrienti senza essere assillati dal dubbio che tale raccomandazione porterebbe i consumatori a disconoscere l’importanza di una buona abitudine dietetica…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Integratori alimentari. Da esperti dubbi su efficacia e sicurezza. “Spesso utilizzati impropriamente con conseguenze indesiderate”,” Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=59591