Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Diabete 2 e scompenso cardiaco – Un’aspirina al giorno riduce la mortalità

Per le persone che vivono sia con diabete di tipo 2 sia con insufficienza cardiaca, l’assunzione quotidiana di un’aspirina (acido acetilsalicilico, ASA) sembra ridurre il rischio di morte o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca, secondo una ricerca che sarà presentata a Orlando (USA), durante 67a sessione scientifica annuale dell’American College of Cardiology (ACC.18)

L’anticipazione rivela, peraltro, che l’utilizzo dell’ASA può, paradossalmente, aumentare anche il rischio di infarto o ictus non fatale: una scoperta alquanto contraddittoria che ha ‘sorpreso’ i ricercatori. Questo studio è il primo a valutare l’ASA come misura preventiva per i pazienti che, come accennato, presentano sia il diabete sia l’insufficienza cardiaca.

L’ASA, per la sua azione anticoagulante, è fortemente raccomandata per i pazienti che hanno precedentemente avuto un infarto o un ictus, ma le linee guida non sono chiare per quanto riguarda il suo impiego come misura preventiva per i soggetti che hanno fattori di rischio cardiovascolare ma nessuna storia di infarto o ictus.

Precedenti studi condotti su persone che non hanno avuto questi tipi di eventi hanno mostrato prove contraddittorie circa i potenziali benefici dell’ASA nella popolazione generale. In pazienti con insufficienza cardiaca, alcuni studi suggeriscono che l’assunzione quotidiana di un’ASA possa persino essere dannosa.

Entrambe le condizioni (diabete di tipo 2 e insufficienza cardiaca) sono associate a un elevato rischio di eventi cardiaci, tra cui infarto e ictus. Questo studio ha il merito di gettare nuova luce sui potenziali rischi e benefici dell’ASA per le persone con presentano tale comorbilità.

Analisi retrospettiva condotta su cartelle cliniche britanniche del database THIN

«Siamo stati sorpresi nel vedere un aumento paradossale di infarti non fatali e di ictus non fatale, parallelamente alla diminuzione della mortalità» dichiarano gli autori, guidati da Charbel Abi Khalil, assistant professor di medicina presso il Weill Cornell Medicine-Qatar. «Questo rilievo potrebbe essere dovuto al fatto che i pazienti studiati vivevano più a lungo. Data la loro età media di 70 anni, forse erano predisposti a più eventi cardiaci»…2

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Un’aspirina al giorno riduce la mortalità in pazienti con diabete 2 e scompenso cardiaco. Anteprima ACC.18”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/unaspirina-al-giorno-riduce-la-mortalit-in-pazienti-con-diabete-2-e-scompenso-cardiaco-anteprima-acc18-26152