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Diabete tipo 2 – Resistenza all’insulina rappresenta marcatore di risposta a inibitori della DPP-4

In una ricerca inglese condotta in pazienti con diabete di tipo 2, i soggetti che presentavano livelli elevati di marcatori per la resistenza all’insulina mostravano una scarsa risposta agli inibitori della dipeptidil-peptidasi IV (DPP-4), rispetto ai pazienti con una minor resistenza all’insulina

“Oggi abbiamo a disposizione un’ampia scelta di trattamenti ipoglicemizzandi, spiega il Dr. John Dennis, della University of Exeter Medical School. “La maggior parte delle linee guida è concorde sul fatto che la metformina sia il trattamento di prima linea ottimale per i pazienti con diabete di tipo 2, ma successivamente non è chiaro quale sia il “miglior trattamento” e la scelta del clinico è principalmente guidata dal profilo dei costi e degli effetti collaterali dei farmaci”.

Dennis e colleghi hanno condotto uno studio prospettico in pazienti con diabete di tipo 2 non trattati con insulina per valutare la relazione tra la resistenza al farmaco e la risposta al trattamento con inibitori DPP-4 a sei mesi. I ricercatori hanno analizzato le cartelle elettroniche di 23.001 soggetti per valutare la possibile associazione tra i marcatori al basale e la risposta alla terapia e valutato la specificità dei risultati ripetendo le analisi con gli agonisti del recettore del GLP-1.

Diversi marcatori di un elevato livello di resistenza all’insulina erano associati a una riduzione della risposta HbA1c a sei mesi agli inibitori DPP-4. Questi marcatori includevano livelli elevati di peptide C a digiuno (P = 0,03), la resistenza all’insulina espressa da HOMA2 (P = 0,01) e i trigliceridi (P<0,01).
Gli esperti hanno osservato che un BMI elevato e livelli elevati di trigliceridi erano entrambi associati alla risposta agli inibitori di DPP4 (P<0,01 per entrambi).

Nello studio prospettico, i pazienti obesi, con livelli elevati di trigliceridi mostravano una minore risposta ai farmaci a sei mesi rispetto ai pazienti non obesi e con livelli normali di trigliceridi (5,3 mmol/mol; 95% CI, 1,8-8,6 vs. 11,3 mmol/mol; 95% CI, 8,4-14,1). Nei pazienti obesi, con livelli elevati di trigliceridi, è stata osservata anche una risposta di minor durata ai farmaci (HR = 1,28; 95% CI, 1,16-1,41)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Diabete tipo 2, resistenza all’insulina marcatore di risposta agli inibitori della DPP-4”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/diabete/diabete-tipo-2-resistenza-allinsulina-marcatore-di-risposta-agli-inibitori-della-dpp-4-26005