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Nuovi dati Ministero della Salute – Ospedali fuori standard. In quasi il 90% dei casi non si rispettano per il tumore seno e nel 50% nel trattamento dell’infarto

Bisogna abbandonare il modello attuale di commissariamento delle Regioni che è ormai obsoleto, e pensarne uno nuovo che permetta allo Stato di intervenire sulle singole aziende, in maniera veloce e chirurgica. Così il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, oggi, in occasione della presentazione di un nuovo strumento del Ssn che permetterà alle Regioni di ottimizzare il monitoraggio delle strutture sanitarie sul territorio

“Uno dei problemi principali per il Ministero della Salute nell’azione di monitoraggio e controllo, nonché nell’azione di impulso rispetto all’applicazione di nuove politiche sanitarie, è sempre stato quello di non poter avere in presa diretta i dati di ciò che accade nei singoli reparti, e non potere valutare, dunque, produttività, esiti, e le grandi questioni che riguardano il funzionamento o meno di un ospedale, rispetto alle urgenze/emergenze e non solo. Proprio a tal fine, abbiamo realizzato e messo a disposizione delle Regioni uno strumento operativo di valutazione e monitoraggio”, così il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin presenta una nuova fase di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale che, fornendo alle Regioni questo strumento, vuole incentivare una “riprogrammazione” virtuosa dei reparti ospedalieri.

L’urgenza della necessità di riprogrammare trova piena conferma nei dati di monitoraggio relativi al 2016 presentati oggi in via di Ripetta: tra le strutture che effettuano interventi su tumori alla mammella, quasi 9 su 10 (83,8%) non rispetta gli standard previsti dal Decreto Ministeriale 70/2015 (Regolamento degli standard ospedalieri). Anche nel trattamento dell’infarto del miocardio, e in particolare nella realizzazione della Ptca (Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea), sono stati rilevati standard più bassi rispetto a quanto previsto dal Ssn: tra le strutture che praticano questo tipo di intervento, una su due (48,3%) non rientra nei criteri descritti nel Decreto.

“Uno dei problemi principali per il Ministero della Salute nell’azione di monitoraggio e controllo, nonché nell’azione di impulso rispetto all’applicazione di nuove politiche sanitarie, è sempre stato quello di non poter avere in presa diretta i dati di ciò che accade nei singoli reparti, e non potere valutare, dunque, produttività, esiti, e le grandi questioni che riguardano il funzionamento o meno di un ospedale, rispetto alle urgenze/emergenze e non solo. Proprio a tal fine, abbiamo realizzato e messo a disposizione delle Regioni uno strumento operativo di valutazione e monitoraggio”, così il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin presenta una nuova fase di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale che, fornendo alle Regioni questo strumento, vuole incentivare una “riprogrammazione” virtuosa dei reparti ospedalieri.

L’urgenza della necessità di riprogrammare trova piena conferma nei dati di monitoraggio relativi al 2016 presentati oggi in via di Ripetta: tra le strutture che effettuano interventi su tumori alla mammella, quasi 9 su 10 (83,8%) non rispetta gli standard previsti dal Decreto Ministeriale 70/2015 (Regolamento degli standard ospedalieri). Anche nel trattamento dell’infarto del miocardio, e in particolare nella realizzazione della Ptca (Angioplastica Coronarica Transluminale Percutanea), sono stati rilevati standard più bassi rispetto a quanto previsto dal Ssn: tra le strutture che praticano questo tipo di intervento, una su due (48,3%) non rientra nei criteri descritti nel Decreto…”

Per continuare a leggere la news originale:
Fonte: “Ospedali fuori standard. In quasi il 90% dei casi non si rispettano per il tumore seno e nel 50% nel
trattamento dell’infarto. E un ospedale su cinque fa meno di 500 parti l’anno. I nuovi dati del ministero della Salute