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Demenza a corpi di Lewy – Antiepilettico migliora parkinsonismo senza provocare allucinazioni

La zonisamide, farmaco anticonvulsivante, combinata con la levodopa, migliora i sintomi motori in pazienti con demenza a corpi di Lewy (DLB), senza acutizzare il declino cognitivo o i sintomi psichiatrici. Lo dimostrano i risultati di uno studio giapponese pubblicato online su “Neurology”

Ricercatori giapponesi hanno confrontato due diversi dosaggi di zonisamide in add-on rispetto a placebo in pazienti con DLB e hanno riscontrato un miglioramento del parkinsonismo, spesso correlato a questa patologia, senza peggioramento della funzione cognitiva o dei sintomi psichiatrici.

«Nel DLB, allucinazioni e deliri tendono ad apparire facilmente con l’uso di agenti dopaminergici, quindi finora non è stato possibile trattare adeguatamente questi sintomi motori» scrivono gli autori, diretti da  Miho Murata, direttore generale del Centro Nazionale Ospedaliero Nazionale e del Centro Nazionale di Neurologia e Psichiatria di Tokyo.

«Abbiamo scoperto che 50 mg di zonisamide vs placebo, in combinazione con levodopa, hanno permesso di ottenere un miglioramento statisticamente significativo nel punteggio totale della ‘Unified Parkinson’s Disease Rating Scale’ (UPDRS) Parte 3 senza peggioramento della funzione cognitiva, dei sintomi comportamentali e psicologici della demenza e del carico sui caregiver» riferiscono.

«I pazienti con DLB lamentano frequentemente sintomi comuni, tra i quali allucinazioni e parkinsonismo» ricordano gli autori.Sebbene il trattamento con levodopa sia benefico per i sintomi del parkinsonismo che accompagna la DLB, i farmaci convenzionali anti-Parkinson, compresa la levodopa, dovrebbero essere prescritti con cautela perché possono indurre sintomi psichiatrici, come allucinazioni e deliri».

La zonisamide è stata utilizzata in Giappone in associazione con levodopa per trattare i sintomi motori della malattia di Parkinson e ha mostrato una bassa incidenza di complicanze motorie e sintomi psichiatrici. L’attuale studio di fase 2 in doppio cieco controllato con placebo (1) è stato disegnato per ampliare questi risultati.

Run in con placebo di 4 settimane, poi 12 con anche due gruppi attivi a dosaggi diversi
I ricercatori hanno valutato 158 pazienti ambulatoriali con DLB (di età compresa tra 56 e 84 anni) ai quali era richiesto di ottenere un punteggio totale pari o superiore a 10 all’UPDSR Parte 3, uno score totale da 10 a 26 alla Mini Mental State Examination (MMSE) e la somministrazione di levodopa/inibitore della decarbossilasi (DCI) per almeno 12 settimane prima del periodo di prova (run in).

Lo studio è consistito in un periodo di run in di 4 settimane e un periodo di trattamento di 12 settimane. Durante il run in, i partecipanti hanno ricevuto placebo somministrato per via orale ogni giorno in condizioni di singolo cieco.

Ai partecipanti è stato permesso di assumere farmaci anti-demenza e anti-Parkinson diversi da levodopa/ DCI, antipertensivi, farmaci diretti al sistema cardiovascolare, gastrointestinale o nervoso centrale o Yokukansan (una tradizionale medicina erboristica giapponese). Questi agenti dovevano essere stati somministrati senza variazioni per almeno 2 settimane prima del periodo di run in. I pazienti sono stati randomizzati a ricevere zonisamide 25 mg (n = 51), zonisamide 50 mg (n = 49) o placebo (n = 58) su base giornaliera.

L’endpoint primario era il cambiamento rispetto al basale del punteggio totale UPDRS parte 3 alla settimana 12, mentre gli endpoint secondari erano variazioni rispetto al basale nei punteggi totali di UPDRS, di ciascuna parte dell’UPDRS e cambiamenti rispetto al basale dei punteggi totali di MMSE, Neuropsychiatric Inventory-10 (NPI- 10) e Zarit Burden Interview (ZBI).

Il team ha utilizzato l’analisi della covarianza (ANCOVA) per determinare la superiorità di zonisamide rispetto al placebo e le variazioni rispetto al basale sono state calcolate come media dei minimi quadrati +/- errore standard della media…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Demenza a corpi di Lewy, un antiepilettico migliora il parkinsonismo senza provocare allucinazioni”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/neuro/demenza-a-corpi-di-lewy-un-antiepilettico-migliora-il-parkinsonismo-senza-provocare-allucinazioni-25849