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Schizofrenia – Sotto controllo in quattro mosse

Questi nuovi approcci, che includono sia trattamenti farmacologici (come i farmaci long-acting) che interventi psicosociali, hanno consentito di ridurre in maniera sostanziale l’impatto a lungo termine della schizofrenia sulla vita della persona. Infatti, con adeguate strategie terapeutiche, oggi la guarigione dalla schizofrenia è ritenuta possibile. Se ne parla al congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria Sociale, che si apre oggi a Napoli

25 GEN – Interventi psicoeducativi familiari e di social skills training; psicoterapia cognitivo-comportamentale e cognitive remediation. Sono questi i quattro punti chiave per affrontare le problematiche di chi soffre di schizofrenia, un disturbo mentale grave, caratterizzato da un esordio acuto o insidioso, che si manifesta spesso in giovane età, con un tasso di mortalità di 2,5 volte maggiore rispetto a quello della popolazione generale, con un rischio di suicidio intorno al 10%. La schizofrenia colpisce 1 persona su 100 e si stima che in Italia circa 300 mila persone siano affette da questo disturbo, per un costo complessivo di 2,7 miliardi di euro, pari a circa il 2,3% dell’intera spesa sanitaria. Un impatto economico dovuto sia ai costi diretti, cioè i costi legati alle cure, ai ricoveri e ai servizi residenziali offerti, che a quelli indiretti, tra cui la perdita di produttività dei pazienti e dei loro familiari.

Ma con i nuovi approcci terapeutici si potrebbero risparmiare almeno 90 milioni di euro in 5 anni. Approcci che includono sia trattamenti farmacologici (come i farmaci long-acting) che interventi psicosociali, e che consentono di ridurre in maniera sostanziale l’impatto a lungo termine della schizofrenia sulla vita della persona. Infatti, se vengono adottate adeguate strategie terapeutiche, oggi la guarigione dalla schizofrenia è ritenuta possibile.

Lo dimostrano i risultati del recente studio multicentrico del Network Italiano per la Ricerca sulle Psicosi, coordinato da Mario Maj del Primo Policlinico Universitario di Napoli, pubblicati su World Psychiatry. Ulteriori dati sono in attesa di pubblicazione su Jama Psychiatry. La cura e la gestione della schizofrenia è uno degli argomenti al centro dei lavori del congresso nazionale della Società Italiana di Psichiatria Sociale, che si apre oggi a Napoli, dal titolo “Le nuove frontiere della psichiatria sociale: clinica, public health e neuroscienze”.

“Negli ultimi anni – spiega Andrea Fiorillo, professore associato di Psichiatria all’Università Vanvitelli di Napoli e responsabile scientifico del Congresso – sono stati oggetto di studio alcuni approcci psicosociali volti a migliorare gli stili di vita dei pazienti con schizofrenia, da affiancare alla terapia farmacologica. Infatti, sebbene il trattamento dei disturbi psicotici sia di gran lunga migliorato con l’introduzione dei farmaci antipsicotici di prima e di seconda generazione, alcuni sintomi della schizofrenia sono resistenti al trattamento farmacologico e necessitano di terapie psicosociali in associazione. Si tratta di interventi psicoeducativi familiari; di interventi di social skills training; di psicoterapia cognitivo-comportamentale e di cognitive remediation”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Schizofrenia sotto controllo in quattro mosse. “Cure innovative e assistenza: guarire oggi si può”,” Quotidiano sanità

Tratto dahttp://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=58314