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Dolore cronico – In Italia non ancora percepito come malattia

Quanto il dolore cronico è percepito come malattia? Uno studio italiano pubblicato sulla rivista Journal of Pain Research evidenzia che almeno nelle piccole comunità e cittadine italiane, come quella presa ad esempio, non c’è la consapevolezza del dolore come malattia e la conoscenza della legge 38 del 2010 è scarsa

Il dolore cronico (CP) è un importante problema di salute pubblica ed è la principale causa di disabilità e morte. Nella pratica clinica però questo dolore è spesso sotto-diagnosticato e sotto-trattato con evidenti conseguenze cliniche, fisiologiche e socio-economiche.

Diversi studi sottolineano la necessità di rafforzare l’assistenza sanitaria e i sistemi sociali per ridurre la sua marginalizzazione.
Negli ultimi anni l’Italia ha compiuto diversi sforzi per ottenere un cambiamento, semplificando l’accesso alla cura del dolore, a livello politico, e chiedendo un approccio migliore ai pazienti con dolore.

Pertanto, sarebbe necessario capire come questi sforzi hanno modificato la situazione visto che, al momento, mancano studi incentrati sull’epidemiologia del dolore cronico in Italia.
Il 15 marzo 2010 l’Italia ha adottato la legge numero 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e alla gestione del dolore “.

Questa legge fornisce ai cittadini il diritto di accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore, e impone all’assistenza sanitaria sistemi per creare strutture dedicate per raggiungere questi obiettivi.

Inoltre, l’attuale modello di gestione del CP in Italia è centrato su un aspetto importante della relazione paziente-medico, basato sulla dignità e l’autonomia del paziente nel processo di cura.
La consapevolezza pubblica di questo diritto non è stato studiato fino ad ora.
In questo studio trasversale i ricercatori italiani si sono concentrati su individui di età superiore ai 18 anni, in una piccola città italiana.

Lo scopo era quello di valutare l’epidemiologia del CP nella popolazione generale in un’area italiana e valutare la consapevolezza di una legge specifica, all’unanimità approvata in Parlamento, che offre ai cittadini il diritto di accedere alla gestione del dolore (Legge 38/2010).
Lo studio cross-sectional basato sulla popolazione è stato condotto durante la primavera del 2014 a Narni in Umbria; Sono stati arruolati nello studio tutti i cittadini residenti in quell’area, di età superiore ai 18 anni.

Le misure di outcome erano: prevalenza di CP e terapie e registrazione della consapevolezza della conoscenza della legge italiana 38/2010.
In totale sono stati compilati e analizzati i dati di 1293 questionari.
L’analisi dei questionari ha mostrato una prevalenza di CP del 28,4%; nel 51,5% dei casi, il dolore era grave, con una prevalenza maggiore nelle donne (p <0,001). Inoltre, il dolore era generalmente in aumento con l’età (p <0,001)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dolore cronico, in Italia non è ancora percepito come malattia”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/dolore-cronico-in-italia-non-ancora-percepito-come-malattia–25818