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Artrite reumatoide e osteoporosi – Utilizzo concomitante DMARDb e denosumab non aumenta rischio infezioni

L’utilizzo concomitante di denosumab per trattare l’osteoporosi (OP) non aumenta il rischio (peraltro già basso) di infezioni opportunistiche serie in pazienti con artrite reumatoide (AR) sottoposti a trattamento con DMARDb. Queste le conclusioni principali di uno studio di recente pubblicazione su Journal of Rheumatology, dal quale emerge la sicurezza del trattamento con denosumab per l’OP in questo particolare sottotipo di pazienti

Razionale dello studio
Sia l’AR che alcuni agenti farmacologici come i glucocorticoidi (GC), utilizzati per il suo trattamento, possono aumentare il rischio di OP e di fratture ossee, ricordano gli autori nell’introduzione al lavoro. La consapevolezza di tali rischi, pertanto, spinge molte pazienti con AR ad essere trattate con farmaci anti-OP come i bisfosfonati (BSF), allo scopo di preservare la densità ossea.

Denosumab è un noto anticorpo monoclonale di sintesi biologica, in grado di prevenire il riassorbimento osseo ad opera degli osteoclasti.

E’ stato anche postulato, però, che lo stesso meccanismo attraverso il quale denosumab influenza l’espressione degli osteoclasti potrebbe influenzare anche le cellule immunitarie, portando a tassi più elevati di infezioni.

Alcuni studi hanno mostrato come la combinazione di trattamenti con farmaci biologici possa aumentare il rischio di infezioni.

Di qui il nuovo studio, che si è proposto di determinare se pazienti con AR e OP, trattate sia con denosumab che con un DMARDb, potessero sviluppare un numero maggiore di infezioni serie rispetto a quelle trattate solo con un DMARDb da solo.

Disegno dello studio e risultati principali
I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte, focalizzando l’attenzione su pazienti adulte con AR che assumevano DMARDb sia da solo che in combinazione con denosumab per l’OP. Su 308 pazienti incluse nello studio, 102 erano in trattamento combinato e 206 in trattamento solo con il DMARDb per l’AR.

Analizzando i risultati principali, è emerso che il tasso di infezioni opportunistiche serie era pari a 1,22 per 100 pazienti-anno (IC95%= 0,25-3,56) nel gruppo di pazienti sottoposte a trattamento con DMARDb e denosumab e di 0,98 per 100 pazienti-anno (IC95%= 0,32-2,29) nel gruppo di pazienti trattate solo con DMARDb (differenza non statisticamente significativa)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Artrite reumatoide e osteoporosi, utilizzo DMARDb e denosumab non aumenta rischio infezioni”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/orto-reuma/artrite-reumatoide-e-osteoporosi-utilizzo-dmardb-e-denosumab-non-aumenta-rischio-infezioni-25642