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Antibiotico-resistenza – 700mila decessi ogni anno

Gli antibiotici ci salvano la vita, ma usiamoli bene. Parte la nuova campagna SIMIT con Ministero della Salute e la collaborazione del Segretariato Sociale Rai per sensibilizzare la popolazione sul corretto utilizzo degli antibiotici. È necessario che la terapia antibiotica sia governata da professionisti di massima qualità scientifica e non più lasciata in mano a consuetudini, convinzioni e refusi del passato. L’era post antibiotica è ancora lontana, ma le popolazioni microbiche sono abituate da milioni di anni ad aspettare con pazienza

Milano – Con la Settimana Mondiale dell’antimicrobico-resistenza, arrivano nuove iniziative per sensibilizzare la popolazione su un problema medico-scientifico che sta coinvolgendo sempre più la popolazione, in Italia e non solo. Ogni anno, infatti, nel mondo circa 700mila decessi sono causati dall’antibiotico-resistenza; l’uso smodato di antibiotici infatti ha vanificato i loro effetti e reso i batteri più resistenti, con trend in continua crescita e costi sempre più elevati.

Da oggi al 18 dicembre, durante uno dei picchi di influenza attesi durante l’anno vanno in onda sui canali RAI TV Radio RAI Social e RAI Web gli spot, con il patrocinio del Ministero della Salute, volte a informare la popolazione e sensibilizzarla sull’uso consapevole degli antibiotici. Prescrizione attenta, aderenza alla terapia, ricerca scientifica tra i temi.

Una rivista divulgativa è già disponibile presso studi dei medici di base e ospedali: all’interno, i contributi degli specialisti della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – SIMIT del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità.

Gli antibiotici restano uno degli strumenti principali a nostra disposizione per combattere gravi infezioni, ma bisogna farne un uso prudente. Le loro capacità di guarigione hanno sicuramente garantito un miglioramento dell’aspettativa di vita, ma le ampie fasce di popolazione e i pazienti immuno-compromessi vedono aumentato il rischio infettivo.

“Gli antibiotici sono dei farmaci che permettono di salvare numerose vite umane – spiega il prof. Pierluigi Viale, Direttore Unità Operativa di Malattie Infettive – Policlinico S. Orsola Malpighi – Bologna – La loro utilità è in costante crescita da 80 anni a questa parte; oggi possono aiutare a trattare e a risolvere anche una serie di problematiche estremamente complesse della medicina moderna, come trapianti, tumori, chirurgia avanzata, l’aumento della sopravvivenza di tante categorie di pazienti. Tuttavia, la loro efficacia è sempre minore a causa dell’uso smodato che ne viene fatto. All’atto della prescrizione di un antibiotico si deve accettare l’inevitabile danno ecologico che tali farmaci determinano nel contesto dei miliardi di popolazioni microbiche che condividono il proprio ecosistema con tutte le altre forme di vita, uomo compreso. L’utilizzo degli antibiotici deve pertanto comportare sempre una attenta e responsabile valutazione del rapporto rischio-benefico di tale atto medico. Per questo motivo la prescrizione e l’assunzione responsabile sono divenuti oggi un dovere a cui nessuno, medico o paziente, può sottrarsi. Prescrizioni inutili o ridondanti, terapie eccessivamente lunghe, dosaggi giornalieri insufficienti, modalità di assunzione o somministrazione non in linea con le caratteristiche farmacologiche delle diverse classi, sono errori comuni che non possono essere reiterati all’infinito, pena la progressiva perdita di efficacia di una risorsa terapeutica dimostratasi tanto vitale quanto fragile. Tutti, medici e pazienti, hanno ritenuto per 70 anni che l’antibiotico fosse un ‘magic bullet’ pressoché invincibile, ma mai convinzione fu più fallace. Oggi negli ospedali italiani le infezioni sostenute da Enterobacteriaceae produttrici di carbapenemasi, un profilo di resistenza incredibilmente complesso e sofisticato, sostenuto da molteplici determinanti genetici, rappresentano una sfida giornaliera che rischia di inficiare i successi terapeutici della trapiantologia d’organo, della terapia dei tumori, della chirurgia avanzata, delle terapie modulanti la risposta immunitaria ecc. Di fronte a tale emergenza, che rappresenta la punta di un iceberg biologico assai più vasto e complesso, è necessario che la terapia antibiotica sia sempre più governata da professionisti di massima qualità scientifica e non più lasciata in mano a consuetudini, convinzioni e refusi del passato. L’era post antibiotica è ancora lontana; ma le popolazioni microbiche sono abituate da milioni di anni ad aspettare con pazienza”…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Antibiotico-resistenza, emergenza globale e potenzialità enormemente gravi. 700mila decessi ogni anno”, insalute news

Tratto dahttps://www.insalutenews.it/in-salute/antibiotico-resistenza-emergenza-globale-e-potenzialita-enormemente-gravi-700mila-decessi-ogni-anno/