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Malattie epatiche – Consumo di caffè riduce rischio fino al 70%

Il nuovo report scientifico elaborato da ISIC (Institute for Scientific Information on Coffee) al termine della tavola rotonda ‘Looking after the liver: coffee, caffeine and lifestyle factors’ (“Prendersi cura del proprio fegato: caffè, caffeina e stile di vita”) evidenzia il ruolo potenziale del consumo di caffè nel ridurre il rischio di malattie epatiche, come tumore al fegato e cirrosi

Il Professor Graeme Alexander, docente presso lo University College London e Chairman della tavola rotonda, svoltasi presso la Royal Society of Medicine a Londra, ha presentato un quadro aggiornato sulla diffusione delle malattie epatiche in Europa e il ruolo giocato dallo stile di vita. Nella sola Unione Europea, le malattie del fegato rappresentano oggi una forte preoccupazione in termini di salute pubblica, dal momento che ne soffrono circa 29 milioni di persone: in particolare, l’epatopatia cronica è la quinta causa più comune di morte.

Esponenti del mondo accademico, medici, rappresentanti delle associazioni nazionali sul fegato di sette paesi europei hanno discusso le ricerche più recenti su caffè e salute del fegato e i meccanismi potenziali legati a una possibile riduzione del rischio di malattie epatiche. Le principali evidenze scientifiche emerse durante la tavola rotonda: alcune metanalisi hanno suggerito che il consumo di caffè, in confronto all’assenza di consumo, è associato a una riduzione del rischio di tumore al fegato fino al 40%, sebbene sembri essere un legame dose-dipendente.
La ricerca in USA e in Italia suggerisce che il consumo di caffè è sistematicamente associato a una riduzione del rischio potenziale di cirrosi del 25-70%.

La ricerca suggerisce un’associazione inversa fra il consumo di caffè e il rischio di malattia epatica cronica, con una riduzione del rischio del 25-30% per chi ne fa un basso consumo, e con una possibile ulteriore riduzione fino al 65% per 4-5 tazze al giorno.

Il Prof. Carlo La Vecchia, Ordinario di Statistica Medica e Epidemiologia dell’Università degli Studi di Milano, ha presentato le ultime ricerche su caffè e salute del fegato e i relativi meccanismi. “Già alla fine degli anni ’80, i nostri dati per primi avevano rilevato un ridotto rischio di tumore del fegato nei bevitori di caffè – sottolinea il prof. La Vecchia. “Successivamente, si è osservata una protezione sulla cirrosi e un effetto positivo sugli enzimi epatici. Vi è quindi un continuum di effetti favorevoli del caffè sulla fisiologia e sulla patologia del fegato. Un effetto favorevole del caffè è possibile anche sul tumore del colonretto”- ha puntualizzato l’esperto italiano.

Durante la tavola rotonda, il Professor Alexander ha suggerito che è probabile che il tumore al fegato si sviluppi da un’esistente malattia epatica e ha prospettato che l’associazione fra il consumo di caffè e la riduzione del rischio di tumore al fegato può essere in realtà considerata una conseguenza del consumo di caffè sulle malattie epatiche…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Consumo di caffè, fino al 70% di riduzione del rischio di malattie epatiche”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/consumo-di-caff-fino-al-70-di-riduzione-del-rischio-di-malattie-epatiche–25529