Il Comitato I Malati Invisibili è presente e attivo nel territorio nazionale da aprile 2014.

(+39) 000 0000 000

info@imalatiinvisibili.it
Via Monte Suello 1/12a – 16129 Genova (IT)

Salva

Articoli recenti

CF 95173870106

info@imalatiinvisibili.it

Via Monte Suello 1/12A

16129 Genova (IT)

Glioblastoma progressivo – Aggiungendo bevacizumab alla lomustina, nessun vantaggio

L’aggiunta di bevacizumab alla lomustina per il trattamento di pazienti con glioblastoma progressivo non ha comportato un miglioramento significativo della sopravvivenza globale (OS). Questo il risultato dello studio 26101 della European Organisation for Research and Treatment of Cancer (EORTC) pubblicato da poco sul New England Journal of Medicine

Bevacizumab è stato approvato dalla Food and Drug Administration per i pazienti con glioblastoma progressivo, ma il via libera concesso dall’agenzia Usa si basa su dati non controllati, scrivono nell’introduzione gli autori, coordinati da Wolfgang Wick, dell’Università di Heidelberg e del German Cancer Research Center. I dati di uno studio di fase II hanno suggerito che l’aggiunta dell’anticorpo monoclonale a lomustina potrebbe migliorare l’OS rispetto alla monoterapia con lomustina in questi pazienti.

“L’EORTC non ha confermato le conclusioni dello studio di fase II secondo cui l’aggiunta di bevacizumab a lomustina migliora la sopravvivenza nei pazienti con glioblastoma progressivo” scrivono i ricercatori. “L’effetto sulla sopravvivenza libera da progressione non è risultato associato a un aumento della sopravvivenza globale e la terapia di associazione si è associata a un aumento della tossicità”.

Il trial ha coinvolto 437 pazienti con glioblastoma in progressione dopo chemioradioterapia, che sono stati assegnati in rapporto 2: 1 al trattamento con lomustina, con o senza bevacizumab. L’endpoint primario era l’OS.

Il numero medio di cicli di trattamento di 6 settimane è stato pari a tre per i pazienti assegnati alla combinazione e uno per quelli assegnati alla sola lomustina. Il trattamento combinato con lomustina e bevacizumab non ha comportato alcun vantaggio di OS, la cui mediana è risultata di 9,1 mesi nel braccio trattato con la combinazione contro 8,6 mesi in quello trattato con la sola lomustina (HR 0,95; IC al 95% 0,74-1,21; P = 0,65)…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Glioblastoma progressivo, nessun vantaggio aggiungendo bevacizumab”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/oncoemato/glioblastoma-progressivo-nessun-vantaggio-aggiungendo-bevacizumab–25445