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Dall’America le prime linee guida per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa

L’American Heart Association (AHA), l’American College of Cardiology (ACC) e l’Heart Rhythm Society (HRS) hanno pubblicato online su “Circulation” una linea guida aggiornata per la gestione dei pazienti adulti con aritmie ventricolari (VA) o a rischio di morte cardiaca improvvisa (SCD)

L’arresto cardiaco improvviso e la sua conseguenza più comune, la SCD, sono «importanti problemi di salute pubblica», che rappresentano circa il 50% di tutti i decessi cardiovascolari, di cui almeno il 25% è il primo evento cardiaco sintomatico. Negli ultimi 20-30 anni, le SCD sono state la causa di una quota oscillante dai 230 mila ai 350 mila decessi all’anno negli Stati Uniti, sottolinea Sana Al-Khatib, del Duke University Medical Center di Durham (USA), la quale ha presieduto il comitato di stesura.

Queste linea guida erano attese e giungono in qualche modo in ritardo, afferma Al-Khatib. Più precisamente, spiega, «il documento fornisce raccomandazioni aggiornate e basate sulle prove riguardanti il trattamento delle VA e la prevenzione della SCD». Con queste linee guida, sostiene, i medici «sapranno quando sospettare che un paziente sia a maggiore rischio di SCD, come valutare tale paziente e come trattarlo».

Questa edizione completa (1) – osservano gli autori del documento – sostituisce la versione del 2006 e cambia alcune sezioni delle linee guida ACC/AHA/HRS 2008 per la terapia basata su dispositivi elettronici delle anomalie del ritmo cardiaco, in particolare le parti riguardanti le indicazioni per il cardioverter defibrillatore impiantabile (ICD), e aggiorna le raccomandazioni per la prevenzione della SCD contenute nelle linee guida ACCF/AHA 2011 per la diagnosi e il trattamento della cardiomiopatia ipertrofica.

Raccomandato un approccio decisionale condiviso
Per i pazienti con VA o ad aumentato rischio di SCD, le linee guida consigliano ai medici di adottare un “approccio decisionale condiviso” in cui le decisioni sul trattamento si basano non solo sulle migliori evidenze disponibili, ma anche sugli obiettivi di salute, le preferenze e i valori del paziente…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Dagli Stati Uniti le prime linee guida per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/cardio/dagli-stati-uniti-le-prime-linee-guida-per-la-prevenzione-della-morte-cardiaca-improvvisa-25396