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Sclerosi multipla (SM) – Dalle catene leggere del neurofilamento nel sangue test predittivo di risposta alla farmacoterapia

Un esame del sangue per monitorare l’effetto del trattamento dei farmaci nella sclerosi multipla (SM) sta facendo registrare buoni progressi, con i dati più recenti che mostrano la sua correlazione con le lesioni della SM, il numero delle recidive, la perdita di volume del cervello e la progressione della disabilità. Il test – frutto di uno studio presentato a Parigi nel corso del recente ECTRIMS/ACTRIMS 2017 – si basa sulla misurazione dei livelli ematici di proteine strutturali neuronali note come catene leggere del neurofilamento (NfL)

In precedenza era stato suggerito che i livelli ematici di queste NfL potessero essere un promettente biomarcatore di perdita neuroassonale nella SM e quest’ultimo studio suggerisce che tali livelli correlano bene con i marcatori di progressione della malattia. Il neurofilamento – si ricorda – è una struttura citoscheletrica caratteristica dei neuroni di cui costituisce l’architettura neurofibrillare di sostegno. Dal diametro 8-10 nm, è costituito da un elevato numero di filamenti intermedi e si trova principalmente nell’assone.

«Il nostro studio ha la novità di confrontare i pazienti trattati con placebo a pazienti trattati con un farmaco attivo [fingolimod] in un contesto randomizzato, dimostrando che le NfL nel sangue sono in grado di rilevare un effetto del trattamento» ha affermato, nella sua presentazione, Maria Pia Sormani, del Dipartimento di Scienze della Salute (DISSAL) dell’Università di Genova.

«Questo è molto importante per convalidare le NfL come misura sensibile per monitorare l’efficacia dei farmaci in questa patologia» ha aggiunto. «I nostri risultati mostrano che le NfL possono essere utilizzate come endpoint per valutare negli studi clinici gli effetti del trattamento della SM su entrambi gli aspetti infiammatori e degenerativi».

Un’analisi basata sui dati provenienti dallo studio FREEDOM
Più in dettaglio, Sormani e colleghi hanno analizzato campioni di sangue prelevati nel corso dello studio FREEDOMS condotto con fingolimod nella SM recidivante-remittente (SMRR) per valutare come i livelli delle NfL fossero correlate ad altre misure di progressione della malattia, comprese – come accennato in apertura – la formazione di lesioni alla risonanza magnetica (RM) pesate in T2, l’attività in termini di recidive, la perdita di volume cerebrale e la progressione della disabilità…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “SM, dalle catene leggere del neurofilamento nel sangue test predittivo di risposta alla farmacoterapia”

Tratto da: https://www.pharmastar.it/news/neuro/sm-dalle-catene-leggere-del-neurofilamento-nel-sangue-test-predittivo-di-risposta-alla-farmacoterapia-25325