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Malattie infiammatorie croniche intestinali – Celgene interrompe due studi clinici su mongersen

Non è ancora detta la parola “fine” ma poco ci manca. Stiamo parlando di mongersen, un farmaco sperimentale studiato per la cura delle malattie infiammatorie croniche intestinali, il cui sviluppo clinico adesso è posto in serio pericolo in quanto Celgene ha deciso di non proseguire due studi di Fase III in pazienti con malattia di Crohn

La decisione è stata presa dopo che un comitato indipendente per l’analisi dei dati, dopo un’analisi ad interim degli studi REVOLVE e SUSTAIN, ne ha stabilito l’insufficiente attività clinica. Nessun problema invece sul versante sicurezza, ma da sola essa non basta.

Celgene ha reso noto che non inizierà lo studio di fase III DEFINE che avrebbe dovuto valutare mongersen nella malattia di Crohn.

Quello che sarebbe dovuto essere un innovativo farmaco per la cura della malattia di Crohn, tra l’altro una molecola sviluppata inizialmente nel nostro Paese, non ha mantenuto le promesse della fase II e almeno in questa indicazione non verrà più studiato.

Rimane ancora aperta la possibilità di sviluppo nella colite ulcerosa in quanto l’azienda è in attesa di rivedere i dati della Fase II per poi “determinare i prossimi passi”.

Come funziona il farmaco
Mongersen (noto anche con la sigla GED-0301) è un oligonucleotide antisenso attivo per via orale che ha come bersaglio l’RNA messaggero (mRNA) per la proteina Smad7, di cui inibisce la sintesi. Nei pazienti con malattia di Crohn, livelli eccessivamente elevati di Smad7 interferiscono con le vie di segnalazione antinfiammatorie del TGF-alfa nell’intestino, stimolando l’infiammazione. Mongersen è stato concepito per agire localmente riducendo i livelli di Smad7 con un’esposizione sistemica irrilevante.

Molta Italia nello sviluppo clinico del farmaco
C’è anche molta ricerca italiana dietro lo sviluppo di mongersen, un farmaco nato dagli studi condotti  nel Regno Unito negli anni 2000 dal prof. Giovanni Monteleone, Ordinario di Gastroenterologia, dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Monteleone identificò prima il target del farmaco che prende il nome di SMAD7. Questa è una molecola presente ad alti livelli nell’intestino dei pazienti con morbo di Crohn e colite ulcerosa…”

Per continuare a leggere la news originale:

Fonte: “Crohn, Celgene interrompe due studi clinici su mongersen”, PHARMASTAR

Tratto dahttps://www.pharmastar.it/news/gastro/crohn-celgene-interrompe-due-studi-clinici-su-mongersen-25070